Nel GP di Germania le cadute hanno fatto gravi danni e Ducati purtroppo non è stata esclusa. Già il venerdì non è cominciato per niente bene. Andrea Dovizioso si era presentato al Sachsenring portando la versione “Evo” della moto, con la quale avrebbe dovuto correre tutto il weekend. La decisione per l’italiano era stata presa dopo i test di Misano, nel quale Andrea sembrava essere più a suo agio con questo nuovo telaio. Durante l’inizio delle prove libere del venerdì mattina però il pilota è caduto, danneggiandolo. Ha dovuto così rinunciarci dato che quello era l’unico esemplare portato lì dalla squadra ed ha proseguito con la versione standard. Le qualifiche si sono svolte quando il meteo era instabile, anche se migliore rispetto al giorno precedente, ma il grip era piuttosto scarso. Nonostante tutto il Dovi però ha fatto segnare un tempo più veloce ed ha conquistato il nono posto della griglia di partenza. Scattando dalla nona casella, sapeva di dover fare una gara in salita e, dopo aver guadagnato la settima posizione a metà corsa, conservandola poi fino alla bandiera a scacchi. Queste le sue parole al termine della prova. “A livello personale sono abbastanza contento della gara, perché è stato molto difficile per me durante tutto il weekend tenere il passo del 1'23 basso e riuscire a farlo per 30 giri in gara mi rende soddisfatto della mia prestazione. Logicamente non possiamo però essere contenti di questo risultato perché abbiamo preso 30 secondi dai primi ed è un’ulteriore conferma del gap che abbiamo in questo momento, per cui oggi non ci potevamo aspettare qualcosa di molto diverso. Stiamo lavorando davvero tanto, ma la moto con cui ho corso oggi è molto simile a quella dell’inizio del campionato, anche perché purtroppo il nuovo telaio è rimasto danneggiato nella caduta di venerdì mattina. Non voglio cercare scuse: questa é la realtà in questo momento e chiedo a tutti i tifosi Ducati di avere ancora pazienza, perché ci stiamo tutti impegnando al massimo per migliorare la nostra competitività, ma non è una situazione che si può risolvere tra una gara e l'altra oppure con delle semplici modifiche di setup.”

Anche il compagno di squadra, Nicky Hayden, ha dovuto far fronte a problemi nati da una caduta. Aveva conquistato la seconda fila ma durante il warm up il pilota a stelle e strisce ha messo fuori gioco la sua Desmosedici ed è stato costretto ad andare avanti con la sua seconda moto a disposizione, non trovando però il giusto feeling che gli permettesse di avere un buon passo gara. “Non è stata esattamente la gara che mi aspettavo. Questa mattina nel warm-up stavo andando abbastanza bene finché non sono caduto a pochi minuti dalla fine. Anche se non è stata una caduta grave, purtroppo il telaio è rimasto leggermente danneggiato e quindi ho dovuto usare l’altra GP13 per la gara. Con questa moto avevo provato poco e non mi dava lo stesso feeling dell'altra e soprattutto non aveva molto grip. Nei primi giri, ogni volta che spingevo mi partiva il posteriore. Per me è stata dunque una gara lunga e solitaria! Dobbiamo cercare di capire meglio cosa è successo, perché avevamo un passo di gara migliore nel corso del weekend, soprattutto con le gomme usate. Come sempre, è davvero un peccato perché i ragazzi del team hanno dato il massimo e meritavano un pò di soddisfazione.”

Questo è invece il commento di Bernard Gobmeier, Direttore Generale Ducati Corse. "Anche questo non è stato ovviamente uno dei nostri weekend migliori. Nicky aveva un buon passo in prova e durante il warm-up stava girando bene prima di cadere, quindi ci aspettavamo che potesse tenere un passo simile anche in gara. Con la sua seconda GP13 non siamo riusciti a trovare gli stessi livelli di grip. Per quanto riguarda Andrea, purtroppo ha piegato il telaio di sviluppo venerdì mattina e siamo stati costretti a tornare alla versione 'standard' della GP13. Nonostante ciò ha fatto un ottimo lavoro per riuscire a girare sul 1'23 basso per quasi tutta la gara. Devo ammettere che abbiamo ancora parecchio lavoro davanti a noi: stiamo lavorando sodo su nuove soluzioni, che però hanno bisogno di essere collaudate e messe in produzione, prima di poterle portare in gara.”

La dea bendata non ha proprio intenzione di sorridere ad Andrea Iannone, pilota del Pramac Racing Team che ha avuto ancora a che fare con problemi fisici. Ancora, sì perché la sua rovinosa caduta durante la FP4 gli ha “donato” una lussazione alla spalla. Le lussazioni sono molto fastidiose e sembrava esserci qualche possibilità per l’abruzzese di prendere parte alla gara la domenica, ma i dolori accusati durante la notte gli hanno fatto dire di no ad una prova a cui Andrea voleva partecipare. 
“E’ stata davvero dura non gareggiare qui. Ne avevo voglia perché mi sentivo bene, probabilmente però avrei causato più danni che soddisfazioni a me stesso e, anche se non è facile, bisogna sapere dire di no in certe situazioni. Domani tornerò in Italia e nei prossimi giorni decideremo se sarà possibile partecipare al GP di Laguna. Mi piacerebbe davvero molto perché non ho ancora affrontato il circuito americano in gara, sarebbe la prima volta, ma voglio valutare bene per non correre rischi inutili che potrebbero compromettere il proseguimento del campionato.”

Michele Pirro, sostituto di Ben Spies (ancora convalescente) ha ottenuto una decima posizione finale, alle spalle del compagno di marca Nicky Hayden. Durante tutto il weekend, l’italiano ha dovuto lottare contro il mancato feeling con la sua rossa, ma si dichiara abbastanza soddisfatto. Ora lo aspetta il ritorno al ruolo di tester Ducati e parteciperà a dei test a Misano. Al posto di Spies a Laguna Seca ci sarà il sammarinese Alex De Angelis. 
"Non è andata male, è stata la giornata più costante per quanto riguarda il passo di tutto il weekend. Ho fatto tutta la gara vicino a Hayden, e considerando che lui è partito dalla seconda fila, alla fine quello era il passo che potevo mantenere in sicurezza. Con una partenza migliore avrei potuto salire di qualche posizione, però c’è ancora tanto lavoro da fare. Non sono del tutto soddisfatto ma, per come è iniziata, non mi posso lamentare. Ora mi concentrerò sui test di Misano, dove ritornerò a fare il collaudatore.”