Dopo Pol Espargaró, è arrivata la conferma ufficiale anche per l’attuale leader iridato in Moto2: Scott Redding infatti dall’anno prossimo sarà un pilota MotoGP in virtù del contratto biennale firmato con il team GO&FUN Honda Gresini. La  casa giapponese ha reso ufficiale quindi l’intenzione di volersi affidare a questo giovane e talentuoso pilota inglese per sviluppare le Production Racer: Redding infatti sarà a bordo di una RCV1000R del team di Fausto Gresini.

Queste le dichiarazioni di Scott Redding: “Non vedo l’ora di cominciare quest’avventura in MotoGP dalla prossima stagione. Con la mia Honda RCV1000R mi confronterò con i migliori piloti del mondo, so già che mi aspetta un duro apprendistato. Era molto importante fare il cambio di categoria con un team esperto, e sono poche le squadre all’altezza del team GO&FUN Honda Gresini. Ma il mio obiettivo principale per ora è diventare Campione del Mondo in Moto2 per Marc van der Straten, perché senza il suo appoggio in questi ultimi quattro anni mi sarebbe stato impossibile arrivare in MotoGP. Avrò a disposizione una grande potenza, e non penso ci saranno problemi di peso [1.84 m di altezza per 75 kg], quindi le cose dovrebbero essere più facili per me.”

Si dichiara contento anche il team manager Fausto Gresini: “Sono soddisfatto di avere la possibilità di lavorare con un pilota di talento come Scott Redding. Abbiamo siglato con lui un accordo biennale con l’intenzione di costruire un progetto ambizioso che gli permetta di crescere e di raggiungere alti livelli in MotoGP. Redding ha dimostrato di avere grandi doti e siamo orgogliosi di accoglierlo nella nostra squadra. Siamo ansiosi di cominciare a lavorare con lui. Ci piacciono il suo stile di guida e il suo approccio alle gare.”

Classe 1993, pilota di minimoto da quando aveva 12 anni, Redding esordisce con il team Blusens Aprilia Junior nel Mondiale 125 nel 2008, a soli 15 anni: pur non avendo una moto ufficiale, ottiene nella prima gara in Qatar il quarto posto nelle qualifiche e il quinto in gara, marcando anche il giro più veloce. Nelle gare successive non riesce a ripetersi, anche a causa della moto non ufficiale, ma migliora a Barcellona chiudendo sesto. Ma è il 22 giugno 2008 che ottiene un grande risultato: ottiene la sua prima vittoria mondiale sul circuito di Donington, la pista di casa.

È un risultato storico, perché a soli 15 anni diventa il più giovane vincitore di un Gran Premio nel Motomondiale. Chiuderà la stagione all’undicesimo posto con 105 punti. L’anno successivo, sempre nello stesso team, è più problematico: il miglior risultato un terzo posto a in Gran Bretagna, ma concluderà in quindicesima posizione iridata. Nel 2010 avviene il passaggio in Moto2 con il team Marc VDS Racing: è secondo in Australia e terzo a Indianapolis, mentre il 5 settembre, a Misano, si trova incolpevolmente coinvolto nell’incidente fatale per Shoya Tomizawa. Il 2011 lo vede per tre volte al quinto posto, e chiude quindicesimo in classifica iridata, mentre l’anno successivo conclude al quinto posto, dopo aver ottenuto tre terze posizioni e una seconda piazza.

Quest’anno, sempre nello stesso team, ha ottenuto due vittorie (Le Mans e Mugello), tre secondi posti (Losail, Jerez e Assen), un terzo posto (Indianapolis) e tre pole positions (Austin, Mugello e Indianapolis). Attualmente Scott Redding comanda la classifica iridata con 167 punti, davanti ai rivali spagnoli Espargaró e Rabat rispettivamente di 21 e 45 punti.