Marc Márquez mantiene il primo posto nella classifica mondiale con un'altra vittoria sul circuito di Aragon davanti a Lorenzo e Rossi, grazie a un sorpasso decisivo a dieci giri dal termine. Sempre piú lanciato verso il titolo mondiale, il ventenne spagnolo si lascia definitivamente alle spalle Dani Pedrosa, vittima di una caduta nei primi giri.

Poco prima del giro di ricognizione ecco un primo colpo di scena: problemi per Héctor Barberá, che viene spinto fuori dal tracciato e non prenderà parte alla gara. Tutti i piloti montano la gomma media (la mescola più morbida) sul posteriore, mentre per quanto riguarda l’anteriore solo Márquez e Lorenzo hanno montato la mescola più morbida, per tutti gli altri invece c’è la gomma dura sul posteriore.

Ottimo scatto di Lorenzo e Pedrosa, partenza un po’ in ritardo per Márquez che però riprende presto la posizione davanti al compagno di squadra. Posizioni sostanzialmente invariate con a seguire Rossi, Bradl, Bautista, Crutchlow e tutti gli altri. Laverty e Petrucci sono costretti ad abbandonare subito la gara per cadute.

Lorenzo cerca fin dal primo momento di prendere il largo tanto da creare un margine sufficiente per finire davanti alle Honda, ma la fuga finisce presto: Pedrosa e Márquez a suon di giri veloci (per Pedrosa anche al di sotto del record del circuito che apparteneva a Stoner) cominciano a recuperare su di lui, portandosi dietro all’inizio anche Rossi e Bradl, mentre più distanti ci sono Bautista e Crutchlow.

Dopo sei giri Márquez arriva troppo veloce in frenata, e cercando di evitare il compagno di squadra Dani Pedrosa davanti a lui lo tocca leggermente al posteriore. Sembra però che questo tocco abbia provocato lo staccamento del sensore posizionato sulla ruota posteriore e collegato al traction control: il risultato è un violento highside che pone fine alla gara dello sfortunato Pedrosa, che viene portato fuori dalla pista dolorante. Per lui una brutta botta all’anca, ma sembra scongiurato qualsiasi tipo di frattura: non il modo migliore per festeggiare il 28° compleanno, che cade proprio oggi.

La gara continua con Lorenzo davanti a tutti con Márquez a un secondo di distanza, mentre dietro si è formato un quartetto in bagarre composto da Rossi, Bradl, Bautista e Crutchlow: la terza posizione sul podio è ancora tutta da decidere. Segue un duello tra Dovizioso e Smith, con il rookie del team Tech 3 che riesce poi a superare il ducatista prendendosi la settima e definitiva posizione.

A una decina di giri dalla fine ecco il sorpasso decisivo: Márquez supera Jorge Lorenzo, prendendosi la prima posizione e una vittoria che consolida ancora di più il suo primato in campionato. Dietro di loro è battaglia: Bautista supera  Bradl e ingaggia un bel duello con Rossi, ma sarà l’italiano alla fine ad avere la meglio e a salire sul terzo gradino del podio. Quarto e quinto Bautista e Bradl, davanti a Crutchlow, Smith, e al trio Ducati composto da Dovizioso, Hayden e Iannone.

I primi dieci piloti al traguardo:

1.Marc Márquez - Repsol Honda Team - Lap 23

2. Jorge Lorenzo - Yamaha Factory Racing - +1.356

3. Valentino Rossi - Yamaha Factory Racing - +12.927

4. Alvaro Bautista - GO&FUN Honda Gresini - +13.787

5. Stefan Bradl - LCR Honda MotoGP - +13.973

6. Cal Crutchlow - Monster Yamaha Tech 3 - +14.662

7. Bradley Smith - Monster Yamaha Tech 3 - +31.220

8. Andrea Dovizioso - Ducati Team - +40.671

9. Nicky Hayden - Ducati Team - +53.413

10. Andrea Iannone - Energy T.I. Pramac Racing - +55.067