"Questo matrimonio non s’ha da fare" o meglio non era da fare. Si sentiva aria di divorzio già da qualche tempo, ma per speranza o per caparbietà Melandri ed Aprilia non si sono detti addio fino a poche ore fa, alla vigilia del nono round della stagione, con il comunicato stampa ufficiale della casa italiana che recita così: 

"Aprilia Racing e Marco Melandri hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto contrattuale che lega Marco Melandri ad Aprilia Racing. Conseguentemente, Aprilia Racing cesserà di schierare Marco Melandri a partire dal Gran Premio di Germania del 12 luglio prossimo. Aprilia Racing formula a Marco Melandri i migliori auguri per i futuri impegni agonistici”. 

Comunicato che è stato anticipato da tweet di uno sponsor di Michael Laverty, il 34enne fratello di Eugene, che scenderà in pista al Sachsenring al posto del 32enne ravennate. Una scelta mirata poiché il nordirlandese è già legato alla casa italiana con un contratto da collaudatore. 

Si conclude così un calvario che fin dai primi temi faceva acqua da tutte le parti. Un calvario iniziato subito dopo che la Casa di Noale aveva deciso di abbandonare il mondiale Superbike, vinto, per avventurarsi in un rientro anticipato nel campionato Motogp, trascinandosi dietro Marco Melandri, con un ingaggio che farebbe girare la testa a molti e con alle spalle l’esperienza di una stagione in ascesa in sella alla sua Aprilia RSV4 Factory.
Poco dopo però Aprilia cambia rotta e decide di rimanere anche in Superbike, a quel punto Melandri, che non ha mai sposato fino in fondo il progetto Aprilia Motogp, cerca di ritornare in un campionato tanto positivo per lui, in un ambiente che gli ha permesso di ritrovare la forza e il talento dopo le brutte esperienze proprio in Motogp. Ma niente ripensamenti, Aprilia conferma Melandri e il suo sogno di continuare in Superbike si sgretola all'istante. 

Fin dall’inizio Marco fatica a trovare (o a voler trovare) il giusto feeling con la sua nuova Aprilia, portando a casa dei risultati a dir poco insufficienti. Per speranza, per caparbietà o anche solo per un contratto da capogiro l’addio tra la casa di Noale e Marco, che si sentiva nell’aria già da un po’, non era stato concretizzato fino a quest’oggi, quando ormai sulla carta si sono accumulati fin troppi risultati deludenti. 
Insomma un matrimonio da dimenticare per entrambi.

Ora Marco, esente da ogni vincolo contrattuale si metterà subito in moto per un suo rientro in Superbike per la prossima stagione. Già si vocifera che nel futuro di Melandri ci sarebbe un ritorno in Yamaha, Yamaha che a sua volta secondo indiscrezioni è molto interessata al rientro  nel mondiale Superbike, dopo 4 anni.  Tra loro un passato ben più che positivo nel 2011, con Melandri rookies che conclude il campionato al secondo posto dietro al Campione del Mondo Carlos Checa. 

Per ora Marco si limita a postare un tweet, che non ha bisogno di commenti: 

Riprendo in mano la mia vita!! I took in my hand back my life!!