Si rialza Valentino, procede, per qualche metro, a velocità ridotta, poi esce dal tracciato. Quando lascia la sua moto, lo sconforto è evidente. Un silenzio assordante avvolge il Mugello, il Re è nudo. A piedi. 

Il motore tradisce il dottore e libera Lorenzo dalle "unghie" di un avversario ostico. Lo spagnolo infila Rossi in partenza, poi si difende, da fuoriclasse, lungo il tracciato. La pista italiana non offre molti spiragli. Rossi azzarda un tentativo dopo il traguardo, ma esagera. In quel punto Lorenzo è perfetto. Inizia allora una partita a scacchi, la sorte pone fine però al duello, in netto anticipo. 

Per la Yamaha, tempo di bilanci e analisi. Nel giro di poche ora, due motori in fumo. Lorenzo accusa un problema durante il warm up, Rossi, come detto, nella zona centrale del Gp. Non un problema da poco in ottica mondiale. 

"Sono stato molto sfortunato, ho avuto lo stesso problema di Jorge, ma a lui è successo nel warm up e a me in gara. È una perdita pesante, questa. Il problema? Forse questa serie di motori ha qualcosa che non va e dobbiamo capirne il perché. È sempre un peccato rompere, ma farlo qui, davanti a miei tifosi lo è anche di più. Poi mi sentivo molto veloce, la moto andava molto bene e potevo certamente vincere"

Rossi ripercorre poi la prova, conferma la forza di Lorenzo specie nella staccatona dopo la linea d'arrivo e non nasconde una certa amarezza. 

"Io me lo aspettavo molto veloce in gara perché Jorge aveva quel passo: ho cercato di passarlo solo una volta, ma sono andato largo, poi però ho controllato la situazione e lui era molto forte alla San Donato. Credo però che avrei potuto attaccarlo in un altro posto, ero veloce nel T2 e T3 e avevo qualche decimo in più: secondo me avremmo fatto una bella lotta, cosa che non facciamo mai, e potevo batterlo"

In chiusura, le note liete. Valentino corre spalla a spalla con il compagno di squadra e con Marc Marquez, riesce, senza fatica, a mantenere il passo dei due. Il progresso, rispetto alla scorsa stagione è evidente, ma lo 0 casalingo pesa parecchio in termini di classifica. 

Lorenzo cancella Marquez sul rettilineo, entrambi guadagnano sul Dottore, costretto ora a inseguire. 37 le lunghezze da recuperare al campione del mondo, 27 quelle da rosicchiare all'alfiere della Honda. A Barcellona, fra due settimane, prima occasione di riscatto. 

"La cosa buona è che sono molto competitivo, sono più veloce dell'anno scorso anche rispetto a Lorenzo ed è una cosa che ci rende felici. Possiamo divertirci ancora contro Lorenzo e Marquez e recuperare, anche se avere già due zeri su sei gare è molto pesante".

Fonte Gds

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Johnathan Scaffardi
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