Al Sachsenring arriva la settima vittoria consecutiva di Marc Márquez, la quarta da quando corre in MotoGP. Lo spagnolo partiva da favorito, ma la pioggia che si era abbattuta poco prima della partenza ed una pista che andava asciugandosi con il passare dei giri sembravano aver cambiato le carte in tavola. Con una grande strategia, il leader del mondiale ha ribaltato le sorti di una gara che all’inizio sembrava aver preso una piega diversa, andando così a trionfare su un circuito a lui congeniale. Márquez è ora sempre più leader, con 170 punti, incrementando così il vantaggio sui diretti inseguitori, autori di una gara sotto le aspettative (Valentino Rossi ha chiuso ottavo, mentre Jorge Lorenzo non è andato oltre la quindicesima posizione).

Sul podio con il leader iridato troviamo Cal Crutchlow, che torna tra i primi dopo un periodo complicato. L’inglese regala al team LCR Honda un secondo posto che sa di vittoria dopo le difficoltà. Avvio di gara difficile per il pilota di Lucio Cecchinello, che ha gestito la situazione recuperando fino a tagliare il traguardo in seconda posizione. Chiude il podio Andrea Dovizioso. Il forlivese, in testa alla gara nelle fasi iniziali, è stato penalizzato da un errore di strategia, che gli è costato molto probabilmente la lotta per la vittoria. Il pilota Ducati è terzo in volata dopo una bagarre all’ultimo giro con Scott Redding ed un podio che lo ripaga dei sacrifici e della sfortuna patita in questa prima parte di stagione.

MARC MÁRQUEZ – La strategia è stata sicuramente importante, ma c’è da dire che ho sbagliato un po’ all’inizio. Davanti avevo montato la extra soft, perché Valentino,  Jorge e Dani andavano con quella gomma, ma non era adatta per il mio stile di guida. Facevo fatica sul bagnato, ero al limite nonostante stessi lì, ho anche commesso un errore. Poi quando ho visto che la pista iniziava ad essere più asciutta, ero dietro a tutti e sono rientrato. Era presto, forse troppo? Non lo so, ma ho gestito bene le gomme all’inizio e alla fine si è rivelata una scelta vincente. Ho montato le slick, ma comunque eravamo d’accordo con il team, perché la intermedia può essere la gomma giusta in queste condizioni, ma per il team è sempre una gran confusione. Noi abbiamo sempre optato per bagnato o asciutto, senza intermedie. Quando sono rientrato io, aveva cambiato solamente Iannone, ma nella lavagna non avevo visto nulla, è stata una mia decisione. Quando le condizioni sono così, deve essere il pilota a decidere, perché il team non sa in che condizioni è la pista. I primi giri con le slick sono stati molto difficile, per esempio Pol Espargaró è entrato con me ed è caduto in curva 3. Curva 9 e 10 poi erano completamente bagnate, si faceva abbastanza fatica. Andavo piano al primo e al secondo giro, ma dopo è il feeling che hai con la gomma a permetterti di andare ancora più veloce. Oggi comunque abbiamo fatto una bella gara in ottica campionato, sono contento di questo risultato, anche perché Valentino ha finito ottavo e Lorenzo ha preso solo un punto. Io però sono onesto, in questa prima parte di campionato non sono stato il più veloce, ho avuto più costanza. Per la seconda parte di stagione dobbiamo stare attenti, perché ci si sente tranquilli ad essere primi, ma non bisogna abbassare la guardia.

CAL CRUCTHLOW – Sull’asciutto ero anche più veloce, avevo detto a tutti che ero il quarto pilota più veloce ed avevo ragione. Per quelli che guardavano da casa e non ci credevano, oggi ve l’ho dimostrato. Partivo dalla tredicesima posizione, sapevo che sarebbe stata una gara lunga, così ho optato per la dura anteriore. Non penso che altri avrebbero avuto le palle che ho avuto io, perché i primi 4, 5 giri sono stati disastrosi, ma sono soddisfatto del risultato finale! Ho dovuto gestire la situazione cercando di superare gli avversari quando potevo. Poi ho seguito Dovizioso e Rossi, perché sapevo che avevano esperienza. Quando sono rientrati, io sono andato dietro a loro, ma la scelta è stata troppo azzardata. Forse sarei dovuto rientrare un giro prima, ma sono comunque soddisfatto, il team ha fatto un lavoro fantastico e credo che per i tifosi italiani che mi hanno sostenuto per tutto l’anno sia bello, così come lo è fare un podio qui.

ANDREA DOVIZIOSO – Quando sei in pista non puoi avere la situazione totalmente sotto controllo, soprattutto quando sei in prima posizione. Ero concentratissimo ad andare il più forte possibile senza consumare troppo la gomma davanti. Cercavo di essere veloce provando a non spingere troppo, non sono stato sufficientemente pronto per cambiare la moto due giri prima e questo avrebbe fatto la differenza. Forse avrei potuto giocarmi la vittoria, ma guardiamo le cose positive e vediamo che siamo saliti sul podio, questo risultato è bello per la squadra, che lavora sempre tanto. Nell’ultimo giro ho spinto davvero forte, vedevo Redding che non era velocissimo e alla fine sono riuscito a chiudere terzo. Certo, la scelta ampia delle gomme non aiuta in queste condizioni, noi non possiamo comunicare, quindi i meccanici hanno difficoltà con tutte queste mescole. Sono condizioni in cui si fa fatica a programmare e fare delle scelte prima della gara, io non sapevo che gomme avessi quando sono rientrato in pista, ad esempio.

Come siamo d’accordo in squadra? Il pilota vede meglio la pista ed è importante la sua sensazione. Poi, se qualcuno cambia prima e si vede già che gira abbastanza bene, dal muretto mi devono dare subito l’indicazione di rientrare ai box, anche se è comunque troppo tardi. Mi stavano dando l’indicazione al giro prima che rientrassi, ma hanno esposto tardi la lavagna e non ho fatto in tempo a fermarmi, c’è stata anche un po’ di sfortuna. Mettere le slick quando ci sono certe condizioni è un grande azzardo, fai sempre fatica a cambiare e questo non è stato fatto nel momento giusto.