Spesso la notizia che un team sia di MotoGP sia di SBK non è mai una bella notizia. Se poi ti chiami BMW la notizia è destinata a fare molto scalpore soprattutto se presa nel bel mezzo di una ottima stagione che stai disputando nel Mondiale Superbike con i tuoi piloti che stanno ottenendo ottimi risultati. Va da se che la notizia è stata anticipata da un anomalo e alquanto preoccupante silenzio ai piani alti dell’azienda bavarese: la BMW si ritira dal Mondiale SBK a fine stagione. 
La Casa di Monaco, che si era parzialmente disimpegnata al termine della scorsa stagione pur mantenendo il supporto ufficiale del team Feel Racing con base a Crespellano (BO), ha optato per un "riallineamento strategico".
Nello scarno comunicato della Casa bavarese si legge: “Alla fine della stagione 2013 BMW Motorrad Motorsport terminerà il suo impegno ufficiale nel FIM Superbike World Championship. Il focus principale e alcune risorse, relative all’impegno di BMW Motorrad nello sport, dal 2014 si sposteranno su altre attività motor sport, come il programma sportivo internazionale customer sport"

Quali saranno dunque le “altre attività motor sport” su cui si sposterà BMW a partire dal 2014? 
Andrea Buzzoni, general manager del progetto SBK, ha dichiarato: “Il nostro team è composto da persone estremamente professionali e motivate che, sono certo, continueranno a fare di tutto per concludere la stagione ad alti livelli” e ha poi aggiunto: “Il 2013 è un anno molto buono, il clima nel team è eccezionale e anche i nostri piloti, Marco Melandri e Chaz Davies, stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti sinora e, naturalmente, continueremo a lavorare sodo. Perciò sono convinto che raccoglieremo nuovi successi con Marco e Chaz nel seguito della stagione. Sono dispiaciuto per la decisione, ma capisco la strategia dell’azienda. Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte in questo progetto"

L'abbandono da parte di uno dei costruttori più munifici del campionato rappresenta un duro colpo per le derivate di serie. Le cause restano ancora da definire nella loro interezza. Sicuramente l'attuale crisi del mercato delle supersportive ha influito, ma è assai probabile che la decisione abbia anche a che vedere con il nuovo regolamento: l'accordo tra Dorna e Case stenta ad arrivare, ed il re-styling orientato all'abbassamento dei costi potrebbe non rappresentare – in termini di ritorno sugli investimenti – un'opzione necessariamente vantaggiosa sia a livello di marketing che di comunicazione ed immagine per alcuni costruttori. Che dietro a questa decisione ci sia il desiderio di BMW di entrare in forma ufficiale in MotoGP sulla scia di Aprilia? In questo senso, non sarebbe da escludere una migrazione in MotoGP sulla falsariga di quanto fatto da Aprilia con il progetto ART (di fatto una RSV4 Superbike con telaio e sospensioni leggermente diversi), ma per ora restano congetture.
Restano comunque da definire le posizioni di Melandri, costretto ancora una volta a cambiare squadra dopo l’abbandono dei team ufficiali (Kawasaki in MotoGP nel 2009 e Yamaha in SBK nel 2011) e che comunque è in scadenza di contratto con BMW a fine stagione, e Chaz Davies, appena arrivato in squadra e già si vede costretto a cambiare dopo un solo anno da pilota ufficiale.  
Le opzioni per i due piloti sono Kawasaki, Aprilia, Ducati e Suzuki, ma molto dipenderà dai top rider di queste squadre e i loro programmi in chiave 2014.