Il weekend inglese della Superbike ci ha offerto un grande spettacolo prima della pausa estiva. Con le condizioni metereologi che piuttosto instabili e le incognite raddoppiate, le due gare della Superbike sul tracciato di Silverstone sono state appassionanti e combattute dall’inizio alla fine. In Gara 1 il vincitore assoluto è stato Jonathan Rea, che ho dominato da metà gara in poi, tagliando il traguardo ben tre secondi prima di Laverty, secondo all’arrivo davanti ad un ottimo Camier. In Gara 2 a trionfare è stato Loris Baz, che qui vinse anche l’anno scorso. Complice anche la pioggia e la bandiera rossa che ha fatto terminare la gara con un giro d’anticipo, il francese della Kawasaki si è imposto sui suoi rivali, tenendo dietro fino alla fine il connazionale Cluzel, secondo, e il pilota dell’Aprilia Laverty, che è salito sul gradino più basso del podio.

Lo scenario in classifica non cambia di molto, Guintoli lascia Silverstone da leader iridato, così come ci è arrivato. Ma i punti di differenza tra lui e Sykes, secondo, sono aumentati: infatti, dopo le due gare complicate di questo fine settimana, ora l’inglese della Kawasaki è a tredici lunghezze dalla vetta. Chi perde una posizione a causa di un weekend da dimenticare è Marco Melandri, che viene passato in classifica da Laverty ed ora, con 41 punti di svantaggio, vede difficile la sua rincorsa al titolo.

GARA 1 – Gara 1 parte sotto un cielo coperto che minaccia pioggia da un momento all’altro. Viene infatti rimandata la partenza di mezz’ora. Dopo i trenta minuti di rinvio si parte e allo spegnersi del semaforo scatta bene il poleman Laverty, che si porta subito al comando, ma viene braccato da Jonathan Rea. Anche le due Kawasaki di Baz e Sykes ottengono un buono spunto e dalla seconda fila riescono a portarsi davanti e ad iniziare una bagarre con i primi due. Nel frattempo, nelle retrovie inizia la rimonta di Melandri, che al secondo giro è 9°, dopo essere partito dalla 15ª casella.

Intanto inizia a scendere qualche goccia di pioggia che però non altera le prestazioni dei piloti in pista. Anzi, quella che all’inizio sembrava una minaccia incombente si trasforma solo in una nuvola passeggera, tanto che la pista un po’ umida va asciugandosi pian piano, rendendo le condizioni dell’asfalto sempre migliori.

Il trambusto che si è creato durante il breve momento di pioggia ha fatto sì che Jonathan Rea avesse la meglio su tutti. Si porta così al comando, incalzato da Loris Baz. Il francese riesce a tenere il passo del pilota della Honda per qualche giro, salvo poi mollare. Inizia per Rea il dominio che durerà fino alla bandiera a scacchi. Dietro di lui si accendono le bagarre che vedono protagonisti i tre pretendenti al titolo, Guintoli, Laverty e Sykes. Quest’ultimo, in estrema difficoltà, non può far altro che farsi passare e cercare di limitare i danni. Inoltre, nella lotta per il terzo posto si inseriscono le due Suzuki di Cluzel e di Camier e la Honda di Haslam. Un Baz che sembra non reggere più il passo di Rea, viene raggiunto dal gruppone dietro di lui e gli ultimi giri vedono protagonisti ben sette piloti che lottano per il secondo e terzo gradino del podio.  

Jonathan Rea conclude la gara davanti a tutti, dietro di lui, a più di tre secondi, troviamo Eugene Laverty, che l’ha spuntata su tutti gli altri. Leon Camier, terzo, festeggia il compleanno con il gradino più basso del podio. Guintoli, quarto, può comunque ritenersi soddisfatto, dal momento in cui incrementa il margine su Sykes, che è arrivato solo 11°. Male gli italiani, il migliore è Melandri, 9°. Poi troviamo Fabrizio 14°, Sandi 16° e Iannuzzo 17°. Una gara più sfortunata è quella di Giugliano, che prima rientra al box e poi è costretto al ritiro.

I tempi dei primi dieci piloti in Gara 1

01.   Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team 17 giri 37’16.058

02.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team + 3.073

03.   Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki + 3.480

04.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 3.608

05.   Loris Baz – Kawasaki Racing Team + 4.140

06.   Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki + 5.659

07.   Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team + 6.443

08.   Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare + 10.544

09.   Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 14.017

10.   Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 14.167

GARA 2- Cielo coperto e nuove minacce di pioggia caratterizzano l’inizio di Gara 2 che però inizia puntuale. Al via assistiamo ad una grande partenza di Baz, che si porta subito al comando, salvo poi essere passato da Laverty, che mantiene la testa, anche se per poco. Il pilota della Kawasaki sembra inferocito e si rimette di nuovo davanti a tutti provando anche ad allungare sui suoi inseguitori. Ma il suo compagno di squadra non ci sta, vuole vincere, vuole riscattarsi da gara 1 e se vuole diminuire il distacco da Guintoli deve ottenere un buon risultato. Tra i due portacolori Kawasaki si inserisce la BMW di Chaz Davies, che però resta terzo e deve vedersela con un agguerritissimo Laverty, a caccia di un altro podio. Intanto Sykes inizia ad accusare qualche difficoltà e comincia a perdere posizioni. Il tutto a favore di Guintoli, 5°, che conduce una gara di testa, senza prendersi più rischi del dovuto. Nel frattempo in testa c’è Cluzel, che con la sua Suzuki cerca il trionfo, ma viene tallonato da Baz, che qui vuole vincere a tutti i costi. I due prendono un po’ di margine sugli altri avversari, che lottando per il terzo gradino del podio.

A due giri dalla fine il colpo di reni di Loris Baz: passa Cluzel, si porta in testa e prova la fuga, seguito dal connazionale e da Davies, che però alla fine rompe il motore. Intanto la pioggia inizia a cadere e a farsi sempre più insistente, fino a che, con le cadute di Cluzel e di Haslam, la direzione gara decide di esporre la bandiera rossa. La gara termina con un giro d’anticipo e vede Baz vincitore. Cluzel, nonostante la caduta, riesce a riportare la moto ai box e gli viene decretato il secondo posto, mentre chiude il podio Laverty.

È la gara del riscatto per Loris Baz, che qui ha vinto l’anno scorso, diventando a 19 anni 6 mesi e 4 giorni il più giovane pilota di sempre a vincere una gara in Superbike. Chi non sorride è Sykes, 7° al traguardo dietro al suo avversario diretto in classifica Guintoli, 6°. Male anche gli italiani: il migliore, Melandri, è 9°. Troviamo poi Fabrizio 11°, Sandi 13°, Giugliano 15° e Iannuzzo 16°.

I tempi dei primi dieci piloti in Gara 2

01.   Loris Baz – Kawasaki Racing Team 16 giri 33’46.622

02.   Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki + 0.609

03.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team + 0.869

04.   Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team + 2.145

05.   Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki + 2.229

06.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 2.374

07.   Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 5.791

08.   Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare + 20.126

09.   Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 20.209

10.   Carlos Checa – Team Ducati Alstare + 20.629

LA CLASSIFICA

1.     S. Guintoli           262

2.     T. Sykes              249

3.     E. Laverty            226

4.     M. Melandri         221

5.     C. Davies            180

6.     L. Baz                   180

7.     J. Rea                   176

8.     M. Fabrizio           138

9.     L. Camier            114

10.   J. Cluzel                113