Ultimo weekend della stagione per il Campionato Superbike, che ha incoronato il Campione del Mondo 2013. I giochi si sono conclusi in Gara 1 ed il titolo è andato a Tom Sykes. All’inglese della Kawasaki bastava un quarto posto per vincere il titolo, mentre Eugene Laverty era costretto a vincere. Entrambi hanno svolto egregiamente il loro lavoro, dando anche più di quel che era previsto, ma per il pilota dell’Aprilia non c’è stato nulla da fare. Nonostante la grandissima vittoria in Gara 1, non è riuscito a frenare l’avanzata di Sykes, che con il 3° posto, ha chiuso definitivamente la questione titolo. Grande gioia in casa Kawasaki, che incorona così il proprio pilota. Tom Sykes, che l’anno scorso perse il titolo per mezzo punto a favore di Max Biaggi, quest’anno corona il suo sogno e conquista, con grandi meriti, il suo primo titolo mondiale.

Eugene Laverty, che ha combattuto fino alla fine conquistando una splendida doppietta a Jerez, ha regalato all’Aprilia il titolo costruttori, con il prezioso aiuto del suo compagno di squadra Sylvain Guintoli. La casa italiana resta la numero uno al mondo e, una volta appiedato Laverty, l’anno prossimo la squadra sarà formata dal francese e Marco Melandri, fresco di contratto con la casa di Noale.

GARA 1 – In partenza scatta bene il poleman Laverty, che resta in testa e tenta la fuga. Ricerca vana per l’irlandese, che ha alle calcagna i suoi rivali. I giri passano e Laverty è sempre in testa, seguito a ruota da un incalzante Marco Melandri, che non molla. Il pilota della BMW vuole ottenere un buon risultato per concludere al meglio la stagione nella casa tedesca, prima di passare in Aprilia, proprio al posto del pilota che gli è davanti. Nel frattempo Sykes disputa la sua gara, tenendosi stretto la terza posizione, che gli garantisce la conquista del titolo. Cauto e riflessivo, l’inglese mantiene la calma, riuscendo comunque a tenere dietro Sylvain Guintoli, mai protagonista di questa prima manche.

Quando ormai mancano pochi giri alla fine, Melandri prova a sorpassare Laverty. Ma il pilota della Aprilia stacca forte e, complici anche i problemi di grip e la caviglia infortunata, il ravennate non riesce a passarlo. Approfitta però di un errore di Eugene, che va un attimo largo e sferra l’attacco: Melandri va in testa e stacca da subito l’irlandese, che però non sembra mollare. Infatti è proprio all’ultima curva dell’ultimo giro che Laverty dà la zampata. Con uno splendido sorpasso all’esterno coglie di sorpresa Melandri, si riporta in testa e va a vincere la gara. Dietro Laverty e Melandri taglia il traguardo Tom Sykes, terzo e Campione del Mondo. Guintoli termina la gara ai piedi del podio, davanti all’idolo di casa Elías, 5°. Solo 6° Davide Giugliano, che ha lottato con le gomme durante tutta la gara.

I tempi dei primi dieci piloti

01.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team 21 giri in 36’00.919

02.   Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 0.218

03.   Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 6.681

04.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 9.327

05.   Toni Elías – Red Devils Roma + 20.446

06.   Davide Giugliano – Althea Racing + 27.633

07.   Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 28.621

08.   Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki + 29.548

09.   Xavi Forés – Team Ducati Alstare + 29.964

10.   Mark Aitchison – Team Pedercini + 36.981

GARA 2 – Nella seconda manche dà forfait Marco Melandri, costretto a fermarsi a causa della caviglia non al 100%. Allo scattare del semaforo partono bene tutti i piloti della prima fila (Laverty, Sykes e Giugliano). Sykes, già Campione del Mondo, passa in testa e tenta immediatamente la fuga. Intanto dietro di lui si accende la bagarre tra Guintoli e Giugliano. Quest'ultimo, una volta passato il francese, prova a sferrare l'attacco su Laverty, ma sbaglia e perde la posizione a favore di entrambe le Aprilia che gli tornano davanti.

Tom Sykes non ha possibilità di staccare gli avversari, perché Laverty, una volta staccato Giugliano, torna all’attacco sul fresco campione, incalzandolo per parecchi giri. Solo al quattordicesimo giro il pilota della Aprilia sferra l’attacco e va a prendersi la prima posizione. Sulle prima Sykes sembra resistere, non lo molla e cerca di rimanergli attaccato il più possibile. Ma il vicecampione del mondo ne ha di più e, quando ormai mancano due giri alla fine, ha tre secondi di vantaggio su Sykes.

Eugene Laverty è il primo a tagliare l’ultimo traguardo della stagione. Dietro di lui Sykes e Guintoli a chiudere il podio. La medaglia di legno va a Toni Elías, che termina la gara davanti alla BMW di Chaz Davies e alla Suzuki di Leon Camier. Ottimo settimo posto per Lorenzo Lanzi, mentre delude Giugliano, solo decimo al traguardo dietro a Cluzel e Aitchinson, rispettivamente 8° e 9°.

I tempi dei primi dieci piloti

01.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team 21 giri in 36’05.989

02.   Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 2.711

03.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 5.710

04.   Toni Elías – Red Devils Roma + 15.509

05.   Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 21.830

06.   Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki + 26.558

07.   Lorenzo Lanzi – Mesaroli Transports A.S. + 30.840

08.   Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki + 33.056

09.   Mark Aitchison – Team Pedercini + 36.299

10.   Davide Giugliano – Althea Racing + 40.867

La classifica finale

1.       T. Sykes               447

2.       E. Laverty           424

3.       S. Guintoli          402

4.       M. Melandri      359

5.       C. Davies             290

6.       D. Giugliano       211

7.       M. Fabrizio         188

8.       L. Baz                    180

9.       J. Rea                   176

10.   J. Cluzel               175