È Chaz Davies a trionfare nella seconda manche di questo weekend spagnolo della Superbike. Grande gioia in casa Ducati, con una vittoria che porta molto ottimismo nel team, dopo mesi di duro lavoro. Per Davies è la prima vittoria con la casa di Borgo Panigale e la soddisfazione sua e del team è percepibile. La Ducati torna finalmente così sul gradino più alto del podio, con una gara decisamente spettacolare. Partito bene, Davies ha preso subito la testa della gara, mettendo tra sé e gli inseguitori quel margine necessario a farlo viaggiare relativamente tranquillo. Trionfo in solitaria dunque quello dell’inglese, che ha portato tanta felicità a tutti i tifosi Ducati e all’intero team, finalmente ripagato di tanto lavoro.  

Non è riuscito a mantenere lo stesso passo di Gara 1 Jonathan Rea, che aveva cambiato le gomme e scendeva in pista con l’incognita, dato anche l‘aumento delle temperature nel pomeriggio. Nonostante ciò è riuscito a mantenere la seconda posizione, tenendo dietro il suo primo rivale in classifica. Il pilota Kawasaki nell’insieme può ritenersi soddisfatto: dopo il trionfo in Gara 1, il secondo posto nella seconda manche lo porta ad Assen (prossimo appuntamento stagionale) ancora leader della classifica piloti e con un buon margine su Leon Haslam. Quest’ultimo è salito oggi sul terzo gradino del podio. Molta Italia così su questo podio spagnolo, dove, grazie al pilota inglese, Aprilia riesce ad essere di nuovo tra i primi tre. Haslam ha lottato fino alla fine per poter raggiungere Rea, rivale in pista come in campionato. Sono stati vani i suoi sforzi, complice anche l’ottima guida del britannico della Kawasaki, che non si è lasciato cogliere impreparato. Le ha tentate tutte Haslam, che alla fine si è dovuto “accontentare” del terzo posto finale. Può ritenersi soddisfatta anche Aprilia, che con Jordi Torres ha conquistato il quarto posto finale. Continua invece il periodo difficile di Tom Sykes, che oggi, durante l’inseguimento all’Aprilia di Haslam, è stato protagonista di un high side. L’inglese della Kawasaki è così scivolato, lasciando la pista zoppicando. Fortunatamente la caduta non ha portato conseguenze al britannico che, però, non è riuscito a vedere la bandiera a scacchi ed ora accusa un ritardo consistente anche nella classifica generale.

LA GARA – Partono bene i tre della prima fila, ma a prendersi la testa è Chaz Davies, che tenta subito la fuga. È già bagarre tra Jonathan Rea e Leon Haslam, mentre si avvicina Tom Sykes. I tre inseguitori sono molto vicini, mentre il pilota Ducati inizia a prendere metri di vantaggio. Pian piano anche il gruppetto inizia a sfaldarsi, con Ria che riesce a staccarsi da Haslam e Sykes. Quest’ultimo, attaccato agli scarichi dell’Aprilia, finisce la sua gara al quarto giro con un high side. Si rialza dolorante e torna ai box zoppicando, lasciando Haslam terzo e solo, libero di andare a prendere i primi due.

Nel frattempo nelle retrovie è bagarre tra Van de Mark e Ayrton Badovini, con Mercado che prova ad inserirsi nella battaglia che vale il sesto posto.

Davies è ormai lontano e ha molto margine sugli inseguitori. Mancano tre giri alla fine e Rea, secondo, deve guardarsi le spalle da un arrembante Haslam, deciso a prendersi la seconda posizione e pronto ad un attacco. Questo non arriva: Rea, con la sua guida pulita, non lascia spazio al pilota Aprilia e riesce a tenere la posizione. Le prove tutte Haslam, ma il traguardo arriva e può solo “accontentarsi” del terzo gradino del podio. Quasi “dimenticato” è Chaz Davies, che va a vincere in solitaria, portando la Ducati al trionfo.