C'era grande attesa per il derby tutto azzurro fra Fabio Fognini e Andrea Seppi, ma tanta è stata l'attesa quanta la delusione, per un match che in realtà non c'è mai stato. Il 25enne ligure non ha dovuto fare troppa fatica per eliminare dal torneo di Roma un Seppi in versione "Chi l'ha visto?", che regge solo nel primo set (perso 6-4, con rimonta dal 3-1 al 3-3) prima di cedere di schianto nel secondo. Per Fabio c'è la sfida con Rafa Nadal, sempre sul centrale, mercoledì sera. 

Primo set - Prima della sfida di oggi i precedenti erano tutti a favore dell'atesino, che nel computo delle sfide conduce per 4-2. A favore di Fabio c'erano però proprio gli ultimi due incorci di racchetta, entrambi avvenuti sulla terra rossa: la scorsa stagione a Bucarest e a Montecarlo qualche settimana fa. Pronti via e "Fogna" fa subito il break dell'1-0, subito seguito dal punto del 2-0 al servizio. Seppi fa da subito vedere che non è in gran giornata, anche se sul 3-1 per Fabio reagiscce fino ad agguantare un pareggio. Solo un fuoco di paglia, perchè ill igure gli strappa subito il servizio per il 4-3 e poi chiude con il punteggio di 6-4, non prima però di aver sprecato ben sei set point. In tutto la prima partita dura 45 minuti.

Secondo set - Il secondo set parte con lo stesso copione del primo: break immediato di Fognini, che scappa poi fino al 4-0, mentre da parte del suo avversario non c'è alcuna reazione. Tanto che si arriva alla conclusione in solo venti minuti, con il tabellone che recita 6-1 in favore di Fabio e il pubblico del Centrale ammutolito, probabilmente sopreso dalla breve durata del match e sorattutto dalla remissività di Seppi, testimoniata perfettamente dai numeri di fine partita: per l'altoatesino 3 doppi falli, conditi da 36 errori gratuiti. Poche anche le palle break avute (solo 3) mentre molte quelle concesse (ben 8, di cui cinque sfruttate da Fognini). 
Finisce così una partita tutt'altro che entusiasmante, con Fognini che si regala la sfida (proibitiva sulla carta) con Nadal, mentre Seppi esce prematuramente dal torneo romano: la speranza è che quella vista oggi, sia solo una brutta copia del vero Seppi, quello per intenderci che l'anno scorso fu protagonista di un'epica battaglia con Djokovic a Parigi (con il serbo costretto agli straordinari da un Andreas capace di scappare sul 2-0 nel conto set), e che quest'anno ha risalito posizioni fino ad arrivare nei primi venti del mondo.