C'è tutto Novak Djokovic nella firma in mandarino con cui griffa l'obiettivo della telecamera a fine match, dopo aver piegato Jo-Wilfred Tsonga in due set. Anche perché, a forza di mietere vittime sui Centrali di tutto il paese della Grande Muraglia, a Nole toccherà farlo veramente cittadino onorario cinese: percorso netto a Pechino (quarta affermazione in altrettante partecipazioni), ha sin qui macinato avversari su avversari anche a Shanghai. Toneo che, manco a dirlo, aveva già vinto l'anno scorso, quando a cadere fu Andy Murray in tre set. L'avversario di questa edizione 2013 invece uscirà dallo scontro fra Del Potro e Nadal, con tutti i presupposti perché si ritrovino faccia a faccia i numeri 1 e del mondo per il loro ennesimo incrocio di racchette.

Novak McEnroe - Il fatto più rilevante della partita avviene nel secondo set, per la precisione nel sesto game, con Nole avanti 4-2 dopo aver ottenuto il break nel gioco precedente. Tutto sembrava finito ma è qui che è salito in cattedra il giudice di sedia, che ha assegnato un punto molto dubbio a Tsonga scatenando le furie di un Nole che sembrava la reincarnazione di un personaggio che negli anni ottanta di certo non le mandava a dire ai giudici di sedia, John McEnroe. Il controbreak immediato ha restituito fiducia al francese, che rimette in piedi una partita che sembrava persa, portandola fino al 5 pari. E' stato in questo momento che il serbo ha tirato fuori la zampata del campione e ha tirato giù la saracinesca: per Jo-Wilfred, le danze erano finite.

Spicciola invece la cronaca del primo set, un vero e proprio monologo di Nole che dapprima si issa sul 3-0 e poi spegne ogni velleità di rimonta del francese dopo che questi era risalito fino al 2-3, chiudendo il primo conto con il punteggio di 6-2.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.