La “Signora del terzo set”, l’istituzione italiana del tennis femminile, una Roberta Vinci che per i colori della sua bandiera lotta contro l’avversaria e contro se stessa – alle prese con un fastidioso torcicollo ripresentatosi a tradimento – e vince il primo punto valido per la conquista della Federation Cup; in lacrime tra le braccia di Capitan Barazzutti al termine di una rimonta incredibile a partire dal 2-5 di svantaggio nel secondo parziale dove quasi tutti la davano come spacciata. Tutti, ma non le azzurre, le sue compagne, che si sono rese protagoniste insieme a lei di questa vittoria quasi commovente: Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Karin Knapp hanno abbandonato la panchina e si sono piantonate nell’angolo più vicino alla loro amica e l’hanno seguita ad ogni cambio campo, in modo che potesse sentirle e da loro trarre tutta la forza possibile per compiere l’impresa.

Ma la rimonta del secondo set non era niente in confronto del parziale decisivo dove un turbine di break e contro break ha imbrigliato le due tenniste e le ha portate fino al 6-6 pari dove non è scattato il tie break ma, secondo le regole di questa competizione a squadre, si è continuato a giocare a games e la nostra combattente è riuscita a imporsi in maniera definitiva sulla Panova.

Vittoria in scioltezza invece per la n.1 d’Italia, Sara Errani, che concede comunque l’opportunità di concludere una partita onorevole alla giovane avversaria russa. Irina Khromacheva– n.236 del ranking, vincitrice del Trofeo Bonfiglio – si è dimostrata una giocatrice molto dotata, soprattutto al servizio nonostante i molti turni di battuta strappati, ma ancora molto acerba e inesperta per il circuito professionistico: il suo fisico non è ancora sufficientemente sviluppato e i suoi muscoli non sembrano ancora pronti per scambi a pieno regime da fondo campo, specialmente se dall’altra parte della rete c’è una specialista come Sara.

La baby russa si è difesa come ha potuto in un match decisivo, per di più in una finale in trasferta, nella quale è stata gettata al posto della Kleybanova da Capitan Tarpischev: dopo un primo parziale a vuoto dove è riuscita ad aggiudicarsi solo il game della bandiera, nella ripresa ha approfittato di un momento di stanca dell’azzurra per imbastire una resistenza che è culminata e terminata sul 4-3, quando ha commesso un doppio fallo su palla break e Sara è risalita in cattedra scrivendo la parola fine alla partita, mettendo a segno il secondo punto per la nazionale italiana sul tabellone.

Per oggi si va dunque a riposo sul 2-0, domani però – nel caso ce ne fosse bisogno nel quarto match - potremmo assistere ad un cambio nella formazioni: le precarie condizioni fisiche di Roberta Vinci forse non le consentirebbero un’altra partita, lunga o corta che sia, quindi potrebbe sostituirla una tra Flavia Pennetta e Karin Knapp.

 

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