Giusto il tempo di recuperare un po’ di voce dalle vicissitudini di ieri che però hanno chiuso comunque la prima giornata con l’Italia avanti a punteggio pieno, che tutti i presenti sugli spalti del T.C. Cagliari e quelli collegati in diretta da casa hanno avuto l’onere e l’onore di ricominciare ad urlare e gioire per le giocatrici azzurre.

La nostra n.1 d’Italia e n.7 del mondo, Sara Errani, ci ha concesso giusto i minuti necessari per la colazione domenicale prima di suggellare il trionfo italiano con il terzo successo consecutivo che garantisce al nostro team la 5° finale e la 4° vittoria della Federation Cup (2006,2009,2010,2013). A nulla è valso il cambio di schieramento inaspettato da parte della squadra russa, che ha richiamato in panchina Alexandra Panova e ha messo in campo Alisa Kleybanova: una Sarita di un’autorità disarmante, in grado di vedere un campo da calcio al posto del rettangolo da 11m, spazza via la tennista russa con un doppio 6-1 e lascia, a risultato acquisito, a Karin Knapp e Flavia Pennetta di sbrigare le formalità col doppio – non prima di uno stupendo giro di campo collettivo al quale si è unita anche la nostra Leonessa, Francesca Schiavone, che ha partecipato e sostenuto attivamente il team al pari di un capo ultrà - che ha sancito il cappotto e l’inizio delle celebrazioni ufficiali.

Dopo un inizio un po’ contratto da parte di Karin causa tensione e un po’ rilasciato di Flavia causa principio di festeggiamenti e lancio gavettoni già abbondantemente iniziato tra tutti i componenti azzurri, che è costato il primo set contro le baby russe Gasparyan-Khromaceva, le due hanno iniziato a far valere la propria esperienza e hanno proceduto nella rimonta che le ha viste alzare le mani al cielo in attesa di poter sollevare la coppa insieme alle loro compagne (4-6, 6-2, 10-4).

Dopo Charleroi, Reggio Calabria e San Diego, palcoscenico del giubilo azzurro è Cagliari dove Sara Errani, Roberta Vinci, Flavia Pennetta, Karin Knapp, Francesca Schiavone e Capitan Barazzutti conquistano la quarta stella che ci porta alla pari proprio con la Russia nella storia della Federation Cup.