Stan, lo svizzero che non ti aspetti. Mentre la terra d'Elvezia fa i conti con un Federer ormai in fase calante, può sorridere con le imprese di Stanislas Wawrinka: mai banale nelle sue esibizioni, che vinca o che perda. Un guerriero vero, roccioso, tosto, anche nei momenti in cui tutto pare essere irrimediabilmente perduto, come oggi nella partita contro Rafael Nadal: nel secondo set sembra affogare sotto la marea spagnola montante, un 4-1 che sembra una sentenza di condanna da eseguirsi preferibilmente entro i successivi due game. Ma Wawrinka non si scompone, nuota con sempre più forza e risale la corrente fino al 4 pari, tenendo incollati ai seggiolini i sempre encomiabili spettatori che affollano ogni buco dell'O2 Arena. Nella frazione precedente, con il maiorchino che si appresta a servire per il set sul 5-4, artiglia con orgoglio il controbreak che vale il 5-5. Gli saranno fatali i tie break, in entrambi i casi, come a Miami nel lontanissimo 2009. Anche lì fini con un doppio 7-6 Nadal, la Storia che si ripete. Dolce per Rafa, amara per Stan, che si consola con l'ovazione del palazzetto e l'applauso sportivo e convinto del suo avversario.
Nadal invece esulta, deflagrando tutta la gioia che ha in corpo: e ne ha ben donde, perchè con la vittoria in straight set di stasera apparecchia già la tavola della semifinale di domenica; ma soprattutto, ha la matematica certezza che alla fine dell'anno sarà lui il Numero Uno al Mondo, con buona pace di Djokovic.

11-0: questo il tabellino dei precedenti fra i due prima della partita di oggi. Ovviamente a favore di Nadal, che allo svizzero non ha mai ceduto nemmeno un set. Non certo la migliore delle situazioni per Wawrinka, che pure questa volta ci è andato molto vicino. Non tanto alla vittoria quanto a togliersi perlomeno lo sfizio di levare lo zero dalla casella dei set vinti. 
Il primo parziale si gioca sul filo dell'equilibrio, perlomeno per i primi quattro game: al quinto Nadal fra il break e poi scappa via, fino al 5-3. Il baratro che si apre sotto i suoi piedi fa scattare la molla giusta a Wawrinka: in due game ottiene dapprima il break del 5-5 pari, quindi il game del sorpasso. Il successivo turno di battuta di Nadal serve a portare i due al tie-break. Anche qui estremo equilibrio, fino al 5-5:  qui che il maiorchino mette la freccia e griffa il primo set, mentre Wawrinka, si accanisce contro la sua povera racchetta che finisce in pezzi. Inevitabile il warning da parte dell'arbitro.

Si riprende a giocare con l'elvetico che pare aver subito la botta psicologica della sconfitta nel primo set: sul 4-1 Nadal tutto lascia presagire una facile vittoria del maiorchino ma... Mai fare i conti senza l'oste: nel settimo game Wawrinka controbrekka e manda in orbita il tifometro di marca elvetica, i cui decibel aumentano ancora di più al momento del pareggio. E' 4-4! Incredibile la resurrezione di Stanislas, tutto da rifare per Rafa, che se vuole il posto assicurato sul trono di fine anno, deve sudare e parecchio. Nessuno molla più il servizio, sarà ancora il tie-break il giudice supremo della sfida. E ancora una volta la dura legge del Re si abbatte su Wawrinka: è una lotta all'ultimo sangue questa, con i due che se le danno di santissima ragione senza voler cedere un centimetro, fino al 6-6. Due drittacci, uno via l'altro, di Wawrinka consegnano a Nadal semifinale e numero uno. Wawrinka ha ancora davanti a sè la possibilità di centrare la semifinale: ci proverà venerdì contro David Ferrer. L'indiavolata torcida elvetica è pronta a sospingerlo, lui come al solito sarà pronto a dare battaglia. Con la speranza che gli Dei del tennis vogliano concedere una meritata gioia a questo ragazzone cresciuto all'ombra di Re Roger.