Il popolo della reta ha scelto Agnieszka Radwanska: è lei, la polacca numero quattro al mondo, la tennista più amata dai fan del circuito WTA. Più di Maria Sharapova, più di Serena Williams, da poco insignita del premio di giocatrice dell'anno. La stagione di Aga non è stata molto esaltante sui campi, malgrado una partenza a razzo che lasciava presagire grandi gioie per lei: solo tre titoli messi in bacheca (Auckland, Sideny, Seul), e molti alti e bassi. Fra le ombre, spicca la grande occasione persa a Wimbledon, dove era la grande favorita in seguito all'uscita prematura di Azarenka e Williams, incappata prima di lei nello stato di grazia di Sabine Lisicki, che ha fermato la corsa di Aga in semifinale prima di schiantarsi contro la Bartoli nell'atto finale.
E ancora, l'inspiegabile sconfitta agli Us Open contro la Makarova e il bruttissimo atto conclusivo in quel di Istanbul, dove ha fatto poco più che la comparsa. Nessuna partita vinta, nessun set vinto. Fuori dal campo, i problemi con alcuni fin troppo zelanti cattolici polacchi, che non han preso molto bene il fotografico realizzato come mamme l'ha fatta per ESPN. Da qui le accuse di promuovere l'idea di una donna come oggetto più che come figlia di Dio. Aga, che del resto non hai mai fatto mistero della sua fede, non si è fatta turbare e ha continuato per la sua strada: d'altro canto, non è stata la prima né sarà l’ultima stella del tennis a posare senza veli per una rivista. Malgrado tutto però, la polacca resta una delle beniamine del pubblico del tennis femminile, che per la terza volta di fila l'ha scelta come la propria giocatrice preferita. Un premio che di certo non compensa i risultati non esaltanti sul campo, ma che in una società come questa fondata sulla popolarità, fa morale. Anche e soprattutto perché si è messa alle spalle, fra le altre, una giocatrice con appeal mediatico decisamente superiore come Maria Sharapova, un fenomeno nel far parlare di sè anche al di fuori dei campi.

Va ad Agnieszka anche il premio per il miglior colpo della stagione: palla sul nastro da parte della Flipkens, e un punto che sembra fatto per la belga si trasforma in atroce beffa quando la polacca si inventa una rotazione di 360 gradi conclusa da un rovescio beffardo che incenerisce la povera Kirtsen, a cui non resta altro da fare che non far cadere a terra la racchetta, attonita per la magia dell'avversaria

Per quanto riguarda la comunicazione social, il premio non poteva che andare a Maria Sharapova. La siberiana ha spopolato sia su Facebook sia su Twitter: la sua pagina, oltre a essere una di quelle che vanta in assoluto il maggior numero di "mi piace", è ancora molto curata e sempre aggiornata. Non passa giorno in cui la bella Maria non posti news sui suoi allenamenti e i suoi spostamenti ai propri fan. L'avevamo detto, anche quando non gioca Maria Sharapova riesce sempre a tenere desta su di sè l'attenzione. Naturalmente Maria è protagnosita anche sul campo. la vittoriosa semifinale di Parigi contro Vika Azarenka (6-1, 2-6, 6-4 il punteggio finale) è stata eletta la partita dell'anno, mentre per ciò che riguarda la coppia di doppio, il pubblico ha preferito il duo russo composto Elena Viesnina e Ekaterina Makarova. Ma la coppia dell'anno, per gli addetti ai lavori, è quella tutta azzurra delle nostre super Chichi's, Sara Errani e Roberta Vinci.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.