Comincia col piede giusto Novak Djokovic. Lo slovacco Lacko non spaventa il campione uscente, che, pur commettendo qualche gratuito di troppo, chiude in tre agevoli parziali, dominando il tie-break del secondo parziale. 63 76 61 per Nole, favorito d'obbligo qui in Australia. Partita in realtà non c'è mai, perché Djokovic, pur non mostrando il suo miglior tennis, è di altra caratura. Lacko capace in questo avvio di stagione solo di un primo turno a Chennai e di un secondo a Auckland, è poca cosa. Una mini reazione lo riporta sotto da 41 a 43 nel primo set, ma non basta. Nel secondo si addormenta Djokovic e Lukas, forzando, allieta il pubblico di casa. Fino al prolungamento. Lì si spegne la luce e l'incontro va in archivio. "Ho trovato il ritmo quando era necessario, ma spero di giocare meglio dal prossimo turno. Ero concentrato, sapevo sarebbe stata una partita non facile e un buon test." Le parole del n.2 del mondo al termine dell'incontro. Con al fianco Boris Becker, il serbo prova a cancellare le crepe di un tennis in cui prova a inserirsi Rafa Nadal. Non basta, contro lo spagnolo, la capacità unica di Djoko di difendere la riga di fondo, con un'elasticità fuori dal comune. Proprio il tedesco sarà l'ago della bilancia per rendere imprevedibile il serbo. “Sono contento di avere Boris al mio fianco e di vedere che tanto campioni del passato stanno tornando. Sono stati tutti numeri uno e sanno cosa bisogna fare in particolari momenti e in partite delicate, come quelle di uno Slam”, il tributo di Djokovic al nuovo mentore.

 

A proposito di Rafa, manca poco all'esordio. Bernard Tomic testerà la tenuta e l'attuale stato di forma del mancino di Manacor, dopo il trionfo a Doha. Un solo precedente tra i due, proprio in Australia. Nel 2011 si impose l'iberico 62 75 63. Troppa distanza, caratteriale ancor più che tennistica, tra i due per pensare a una sorpresa, ma è un approccio al torneo che può riservare insidie. Tomic ha conquistato la finale a Sidney, ma è stato spazzato via da Del Potro, denotando carenze importanti al cospetto di gente di calibro superiore. Nadal, ma non solo. La Rod Laver Arena aspetta anche sua maestà Federer. Impegno sulla carta agevole per lo svizzero, che si trova al cospetto di James Duckworth, ventuno anni, n.133 del ranking. Una sfida più contro se stesso per lo svizzero, che prova, con Edberg al fianco, a rilanciare una candidatura sbiadita dal tempo.

Murray e Del Potro infine non dovrebbero trovare difficoltà contro il giapponese Soeda e lo statunitense Williams.

 

Hanno già completato le fatiche di primo turno alcuni pericolosi outsider. David Ferrer, Thomas Berdych, Richard Gasquet, Stanislas Wawrinka, tutti agevolmente al secondo turno. Tennisti di prima fascia, top ten che aspirano, con pretese ragionevoli o meno, a detronizzare i quattro padroni del tennis. Lo spagnolo batte in tre set il colombiano Alejandro Gonzales, 63 64 64. Importante, come ha sostenuto lo stesso Ferrer, nel post partita, aver chiuso la pratica senza sprecare troppe energie. Fondamentale per un tennista, che fa della componente fisica l'arma primaria. Arrivare alle sfide più complicate al top della forma è l'unica chance per azzardare propositi di gloria. Il ceco Berdych, più a suo agio di Ferrer, su un terreno rapido, come quello australiano, regola Nedovyesov 63 64 63. “Non ho avuto alti e bassi”, questo il commento di Thomas, capace di exploit importanti, puntualmente persi lungo la via di complessi vuoti mentali. Dura poco la sfida tra Wawrinka e Golubev. Avanti 64 41 lo svizzero usufruisce del ritiro dell'avversario.

 

Capitolo a parte merita Richard Gasquet. Il francese in dubbio fino all'ultimo per qualche acciacco fisico di troppo, ha scelto di scendere in campo, come il connazionale Simon, onorando il primo vero appuntamento dell'anno, e ha prevalso contro David Guez, faticando solo nei primi due set. 75, 64, 61 il finale.  

 

Risultati primo turno:

 

[2] Novak Djokovic (SRB) d. Lukas Lacko (SVK) 63 76 (2) 61 

[3] David Ferrer (ESP) d. Alejandro Gonzalez (COL) 63 64 64

[7] Tomas Berdych (CZE) d. Aleksandr Nedovyesov (KAZ) 63 64 63 

[8] Stanislas Wawrinka (SUI) d. Andrey Golubev (KAZ) 64 41 ret.(Polpaccio) 
[9] Richard Gasquet (FRA) d. David Guez (FRA) 75 64 61 
Guillermo Garcia-Lopez (ESP) d. [12] Tommy Haas (GER) 75 52 ret.(Spalla) 
[14] Mikhail Youzhny (RUS) d. Jan-Lennard Struff (GER) 61 64 62 
[15] Fabio Fognini (ITA) d. Alex Bogomolov Jr. (RUS) 63 62 ret. (Spalla) 
[17] Tommy Robredo (ESP) d. Lukas Rosol (CZE) 61 67 (7) 36 76 (5) 86 
[19] Kevin Anderson (RSA) d. Jiri Vesely (CZE) 26 67 (4) 64 64 64 
[20] Jerzy Janowicz (POL) d. Jordan Thompson (AUS) 6 46 64 62 61 
[23] Ernests Gulbis (LAT) d. Juan Monaco (ARG) 16 64 76 (4) 62 
[28] Vasek Pospisil (CAN) d. Samuel Groth (AUS) 64 63 64 
[29] Jeremy Chardy (FRA) d. Jesse Huta Galung (NED) 62 64 64 
[30] Dmitry Tursunov (RUS) d. Michael Russell (USA) 62 62 63 
[32] Ivan Dodig (CRO) d. Ivo Karlovic (CRO) 76 (8) 63 76 (4) 
Alexandr Dolgopolov (UKR) d. Ricardas Berankis 75 75 62 
Marcos Baghdatis (CYP) - Denis Istomin (UZB) 
Matthew Ebden (AUS) d. Nicolas Mahut (FRA) 63 75 46 06 63 
Dominic Thiem (AUT) d. Joao Sousa (POR) 57 64 63 76 (3) 
Edouard Roger-Vasselin (FRA) d. Carlos Berlocq (ARG) 64 76 (5) 67 (11) 62 
Jarkko Nieminen (FIN) d. Dudi Sela (ISR) 36 76 (3) 67 (3) 63 63 
Sam Querrey (USA) d. Santiago Giraldo (COL) 62 63 36 76 (3) 
Damir Dzumhur (BIH) d. Jan Hajek (CZE) 64 62 61 
Leonardo Mayer (ARG) d. Albert Montanes (ESP) 61 63 61 
Alejandro Falla (COL) d. Mikhail Kukushkin (KAZ) 67 (2) 62 62 63 
Nikolay Davydenko (RUS) d. Lukasz Kubot (POL) 36 63 36 63 64 
Adrian Mannarino (FRA) d. Steve Johnson (USA) 36 63 60 57 64 
Pablo Andujar (ESP) d. Albert Ramos (ESP) 64 62 64 
Julien Benneteau (FRA) d. Pablo Carreno Busta (ESP) 63 36 46 61 62 
Kenny De Schepper (FRA) d. Di Wu (CHN) 75 75 76 (2) 
Florian Mayer (GER) d. Denis Kudla (USA) 64 62 64

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo