Djokovic, Federer, Murray e Nadal. Completa il poker il campione spagnolo. I grandi del tennis approdano al secondo turno dell'Australian Open senza faticare. É proprio Rafa a conquistare la vittoria col minor dispendio energetico. Dura un set, la sfida, sulla carta temibile, contro Bernard Tomic. Un guaio muscolare condanna l'australiano al forfait. Un buon allenamento per Nadal che cerca qui l'ennesimo titolo, il n.14, in tornei del Grande slam, per appaiare Pete Sampras e continuare l'inseguimento a Federer. “Dispiace a tutti vincere così, spero che Bernard si riprenda presto. L'Australia è un paese che adoro, ricordo la finale con Djokovic giocata qui. Alla fine della scorsa stagione il mio fisico era stanco, però ora sono pronto. Ho modificato il mio allenamento rispetto a cinque anni fa. Cerco di preservare alcune energie per le partite più importanti.” Queste le parole di Rafa al termine dell'incontro.

 

Nadal ritrova l'Australia e una superficie, ancor più veloce, che non gradisce. É lo stesso mancino di Manacor a raccontare quanto sia difficile per lui adattarsi a un terreno duro, rapido. L'assenza dello scorso anno, per il problema al ginocchio, porta l'iberico ad affrontare il primo Slam dell'anno con maggior attenzione. Alla ricerca della seconda vittoria, dopo quella targata 2009, contro il rivale di sempre Roger Federer, per assurgere, unico nell'era Open, terzo nella storia del tennis, all'immortalità. Almeno due trionfi in ciascuno dei quattro tornei principali. Qui, dove ha raggiunto la finale anche nel 2012, sconfitto da Nole Djokovic, prova a ripartire per un'altra stagione di successi, dopo i sei mesi magici dello scorso anno, con la doppietta Parigi – New York.

 

Il tabellone, non benevolo, pone sulla strada di Rafa, al primo turno, l'idolo di casa Bernard Tomic. Speranza aussie, in cerca di maturità. La costanza è il problema del ragazzo nato in Germania. Il talento sul campo contrito da una vita dissoluta. Ha poco dell'atleta Tomic, ma il potenziale, soprattutto su un campo amico, è di quelli da rispettare. Già una volta uno di fronte all'altro, Nadal e Tomic, in Australia. Nel 2011 si impose lo spagnolo in tre comodi set. L'anno scorso fu invece Federer a rimandare le intenzioni bellicose dello spocchioso Bernard.

 

Il primo set si apre seguendo l'ordine dei servizi. Tomic tiene bene il campo, grazie a una prima incisiva. Nadal apre con un doppio fallo, ma ben presto trova le misure. Contiene i colpi improvvisi di Tomic e aspetta il momento opportuno. Bernard scopre subito le fatiche del debutto. Una smorfia al primo game testimonia una condizione non ottimale. Costretto ai box per rimediare a un fastidio muscolare, l'australiano rientra, ma, all'apparenza, senza la mobilità necessaria per contenere la fisicità di Rafa. L'equilibrio dura fino al 4-4. Al momento opportuno Nadal alza la pressione, con un mix di variazioni mal digerito da Tomic, colpito dal dritto in lungolinea del n.1 del mondo. Il break sposta l'equilibrio del set, che Rafa chiude 6-4.

 

Il colpo di scena all'inizio del secondo parziale. Tomic si scusa, alza le mani, rivolto alla Rod Laver Arena, e concede la scena a Nadal, che approda, senza faticare, al secondo turno. Qualche fischio di stampo australiano, con gli amanti della racchetta privati della sfida più attesa della seconda giornata. Ora per lo spagnolo una sfida ancora di stampo casalingo. Il giovane Kokkenakis sul cammino del campionissimo.

 

Risultati seconda giornata:

[1] Rafael Nadal (ESP) - Bernard Tomic (AUS) 64 ret.
[4] Andy Murray (GBR) d. Go Soeda (JPN) 61 61 63 
[5] Juan Martin Del Potro (ARG) d. Rhyne Williams (USA) 67 (1) 63 64 64 
[6] Roger Federer (SUI) d. James Duckworth (AUS) 64 64 62 
[10] Jo-Wilfried Tsonga (FRA) d. Filippo Volandri (ITA) 75 63 63 
[11] Milos Raonic (CAN) d. Daniel Gimeno-Traver (ESP) 76 (2) 61 46 62 
Martin Klizan (SVK) d. [13] John Isner (USA) 62 76 (6) ret. (Piede) 
[16] Kei Nishikori (JPN) d. Marinko Matosevic (AUS) 63 57 62 46 62 
Daniel Brands (GER) - [18] Gilles Simon (FRA) 
[22] Grigor Dimitrov (BUL) d. Bradley Klahn (USA) 67 (7) 64 64 63 
[24] Andreas Seppi (ITA) d. Lleyton Hewitt (AUS) 76 (4) 63 57 57 75 
Ryan Harrison (USA) - [25] Gael Monfils (FRA) 
[26] Feliciano Lopez (ESP) d. Somdev Devvarman (IND) 64 64 76 (2) 
[27] Benoit Paire (FRA) d. Frank Dancevic (CAN) 76 (12) 63 64 
[31] Fernando Verdasco (ESP) d. Ze Zhang (CHN) 57 63 62 63 
Marin Cilic (CRO) - Marcel Granollers (ESP) 
Roberto Bautista Agut (ESP) d. Tim Smyczek (USA) 62 62 61 
Thomaz Bellucci (BRA) d. Julian Reister (GER) 46 63 76 (5) ret. 
Stephane Robert (FRA) d. Aljaz Bedene (SLO) 76 (3) 63 60 
Nick Kyrgios (AUS) d. Benjamin Becker (GER) 63 67 (5) 62 76 (2) 
Thanasi Kokkinakis (AUS) - Igor Sijsling (NED) 
Michal Przysiezny (POL) d. Horacio Zeballos (ARG) 63 76 (4) 75 
Michael Berrer (GER) d. Michael Llodra (FRA) 64 75 61 
Yen-Hsun Lu (TPE) d. Jimmy Wang (TPE) 63 62 61 
Teymuraz Gabashvili (RUS) d. Sergiy Stakhovsky (UKR) 67 (3) 64 62 60 
Blaz Kavcic (SLO) d. Radek Stepanek (CZE) 67 (3) 46 61 20 ret. 
Tobias Kamke (GER) - Jack Sock (USA) 
Dusan Lajovic (SRB) d. Lucas Pouille (FRA) 64 76 (9) 46 63 
Victor Hanescu (ROU) d. Peter Gojowczyk (GER) 76 (5) 76 (5) 63 
Blaz Rola (SLO) d. Federico Delbonis (ARG) 64 62 75 
Vincent Millot (FRA) d. Wayne Odesnik (USA) 75 46 67 (4) 61 63 
Donald Young (USA) d. Robin Haase (NED) 67 (4) 76 (2) 62 10 ret.

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo