L’Australian Open di Fabio Fognini è finito lá dove tutti sapevano che sarebbe finito: nella sfida contro Djokovic il nostro miglior giocatore non è mai andato nemmeno vicino a fare match con il serbo. Troppo potenti, precisi e profondi i colpi del campione in carica, che continua il suo cammino e ci ricorda la distanza siderale tra Fognini e i migliori giocatori del circuito.

C’è poco da raccontare in un match finito 6-3, 6-0, 6-2. Cinque games sono il bottino di Fognini in questa partita, impossibile da vincere sulla carta e sul campo. Se nel primo parziale a decidere è un solitario break, nei due set successivi Djokovic ha strappato cinque volte il servizio all’italiano, che in tutta la partita non si è mai creato nemmeno una opportunitá di break,  facendo in totale quasi la metà dei punti dell’avversario (96 contro 55). Tremende le percentuali di punti di Djokovic sul proprio servizio: Fognini non riesce a rispondere e in tutto il primo set vince solo due punti sulla battuta di Djoker. Il secondo set è stato un massacro, con il serbo che sparava vincenti e Fognini che si distraeva come suo solito regalando qualche sorriso al pubblico e all’arbitro Bernades (“si puó cambiare giocatore? Ha chiesto Fabio a un cambio campo dopo l’ennesimo break subito).

A Fognini non si può rimproverare molto in ogni caso: ha fatto il suo torneo, vincendo le partite che poteva vincere e perdendo da un giocatore di altra categoria. La classifica dell’italiano rimane ottima e a ridosso dei top 15, in attesa dei prossimi appuntamenti. A fine partita Fognini ha commentato con ironia la sconfitta: "Lo sappiamo è un campione, non l'ho mai battuto. Anzi una volta sola quando avevo 12 anni... Lui mi conosce molto bene e sa che non è il caso di farmi partire bene quindi gioca molto forte fin da subito. L'unico difetto che ha? Che tifa Milan."

Fognini si è detto comunque soddisfatto della sua esperienza in questo Australian Open 2014: "Sono soddisfatto del torneo. Chiaramente sono deluso della partita di oggi ma ho vinto più partite qui quest'anno che negli ultimi sei anni. Se continuo ad arrivare a questi livelli un giorno avrò abbastanza esperienza."

Mentre Fognini aspetta di fare esperienza a 26 anni suonati, Djokovic continua per la sua strada, e non ha ancora perso un set: nei quarti di finale lo aspetta Wawrinka, che nell’ultimo match della giornata ha battuto Robredo dimostrando di essere in gran forma (6-3, 7-6, 7-6). Proprio nella scorsa edizione Djokovic – Wawrinka fu una delle partite più lunghe e combattute. Nel quarto turno, un anno fa, si scannarono per 5 ore e Djokovic riuscì per un pelo a recuperare la partita per poi vincerla 12-10 al quinto set dopo innumerevoli sofferenze. Una partita pazzesca di cui avremo presto la rivincita.

“Mi sento bene, con molta fiducia” ha detto Djokovic a fine partita “Non gli ho mai permesso di entrare nel match perché so che quando è concentrato può essere pericoloso”.

Incroci quarti di finale, parte bassa del tabellone

Berdych - Ferrer

Djokovic - Wawrinka

Ottavi di finale, parte alta del tabellone

Nadal - Nishikori

Dimitrov - Bautista

Murray - Robert

Tsonga - Federer