Fuori Serena Williams, fuori Maria Sharapova, non c'è il due senza il tre, fuori anche Vika Azarenka. Testa di serie numero 2, detentrice del titolo e campionessa ben due volte in carriera qui a Melbourne. L'Australian Open delle sorprese, prosegue con la sua maledizione per le big, e svela due semifinale totalmente inedite. La giovanissima Bouchard contro la veterana Na Li, e Cibulkova contro Radwanska.

Il primo match della notte, Cibulkova-Halep, è stato sostanzialmente senza storia. La slovacca, testa di serie numero 20, ha preso il comando fin da subito, galvanizzata dal successo su Maria Sharapova in settimana. La romena, testa di serie 11, non è mai entrata in partita, bombardata di vincenti dalla Cibulkova, perfetta anche nelle percentuali al servizio. Prosegue la fantastica avventura della slovacca a Melbourne, ora affronterà la polacca Radwanska, sognando la finale.

Il match clou, quello tra Azarenka e Radwanska, è andato in scena dopo Cibulkova- Halep, nella Rod Laver Arena, ormai giardinetto di casa per la bielorussa, che a vincere qui a Melbourne ci aveva fatto il vizio. Aga non batteva Vika da 7 scontri diretti, ed il pronostico era tutto a favore della bielorussa, favorita d'obbligo anche per la vittoria finale, considerate anche le eliminazioni clamorose di Williams e Sharapova.

Match tosto, in tre set, ma nei set vinti da Radwanska non c'è partita. In mezzo al dominio polacco, la reazione di rabbia della Azarenka, che di uscire non ne vuole sapere. Ma la partita della Radwanska è un mix di concentrazione, geometrie e tanta corsa. Testa di serie numero 5, da tempo non la si vedeva così solida e concentrata, bravissima nel metabolizzare la sfuriata rabbiosa dell'avversaria senza scomporsi e riprendere in mano le redini del gioco e pilotare a suo vantaggio un match a senso unico.