Nadal - Federer è stata una partita con sprazzi di grande tennis, ma è mancato l’equilibrio che contraddistingue i match da ricordare. Nonostante la delusione Federer si è detto soddisfatto del torneo e del suo inizio di stagione. “Pensavo che avrei avuto più possibilità alla risposta, e ci ho girato intorno i primi due set. Se fossi andato in vantaggio avrei potuto giocare in maniera più libera ed essere più aggressivo; ma con lui in vantaggio cercavo più che altro di rimanere attaccato nel punteggio. È stata dura”.
 
Nadal ha usato la tattica di sempre: martellare il rovescio a una mano di Federer con il dritto uncinato. Una strategia infallibile, anche oggi. “Rafa ha giocato molto bene, contro di me ha sempre giocato in questo modo. Speravo di fare più male con il dritto e di avere più opportunità. In certi momenti ho giocato bene, in altri meno. Lui ha fatto un ottimo lavoro, ha sbagliato pochissimo ed è stato migliore di me”.
 
Se Federer avesse vinto ci sarebbe stata una finale tutta svizzera con Wawrinka: “Questa è una cosa che rimpiangerò per tanto tempo: mi sarebbe piaciuto vincere per avere una finale contro Stan. Ma per il resto sono molto contento del mio inizio di stagione; finale a Brisbane e semifinale qui, sarebbe stato bello vincere ma non si può avere tutto. Ho giocato dell’ottimo tennis qui e non vedo l’ora di tornare in campo nei prossimi due mesi, per vedere come sto e se possibile essere al 100% verso aprile”. Federer tornerà a giocare a fine febbraio nell'ATP 500 di Dubai.
 
Stefan Edberg è la grande novità di questa stagione insieme alla nuova racchetta, più larga della precedente. “Avevo pensato ad alcune soluzioni nuove ma non sono riuscito a metterle in pratica, per colpa di Rafa. Ha neutralizzato tutti i miei tentativi:  le nuove soluzioni riguardavano i games di risposta, al servizio tutto ciò che bisogna fare è essere solidi e aggressivi”. Federer riesce a vivere anche questa sconfitta con grande serenità. “Mi piace giocare contro Rafa, mi piace tutto quello che c’è intorno a questo match, la preparazione, il fatto di giocare sempre sul centrale, l’attesa.. Certo non è bello perdere in tre set, ma ci sono buoni momenti anche in queste partite”.
 
Si arriva inevitabilmente a parlare della mano di Nadal: “Ha giocato come mi aspettavo: sapevo che non sarebbe stato un problema la mano e nemmeno il fatto che abbia avuto qualche momento difficile durante il torneo. Contro di me è sempre molto solido, e lo è stato anche stavolta. sapevo che sarebbe stata dura”. Poi una considerazione interessante, alla domanda se si fosse sentito più lento rispetto al match con Murray: “Giocare contro Nadal è diverso dal farlo con chiunque altro. Giocare con Murray o con Nadal sono due cose completamente differenti, come il giorno e la notte”. Domenica la finale: "Spero che Stan vinca e possa dare il massimo: non c'è motivo per credere che non possa battere Rafa".