Domani mattina ore 9.30 italiane (19.30 ora australiana), avrà inizio l'atto conclusivo di questi Australian Open riguardanti il circuito WTA. Una finale del tutto inedita dove a giocarsi il titolo troviamo la cinese Li Na (testa di serie numero 4) contro la slovacca Dominika Cibulkova (testa di serie numero 20). Questi Australian Open verrano ricordati per il gran caldo che ha caratterizzato tutta la prima settimana, ma anche per la caduta delle tre favorite al titolo quali Serena Williams, Maria Sharapova ed infine Viktoria Azarenka.

Cadute le le prime tre teste di serie i favori dei pronostici sono passati nella mani della cinese Li Na. La numero 4 del ranking durante il corso di questo “Happy Slam” è stata un vero e proprio rullo compressore, concedendo solo le briciole alle sue avversarie, ad eccezione del match giocato al terzo turno contro Lucie Safarova (unica in grado di stappargli un set e di giocarsi un match-point). La cinese allenata da coach Carlos Rodigruez ha battuto in serie la Konjuh, la Bencic, la già citata Safarova, la Makarova, la nostra Flavia Pennetta (protagonista di un ottimo torneo) ed in semifinale ha avuto la meglio dall'altra sorpresa di questi AO, Eugenie Bouchard, con un secco 62 64.

La storia della Li con questo Slam australiano è alquanto tormentata. Arrivata ben due volte in finale, non è mai riuscita ad imporsi nel torneo che potremmo definire di “casa” (visto che è definito il Grande Slam dell'area asiatica-pacifica): come non ricordare la finale dello scorso anno contro la Azarenka, quando la sfortuna si accanì contro la cinese nativa di Wuhan? Dopo aver vinto il primo set, piegó malamente per ben due volte la caviglia sinistra e la seconda volta arrivò a a battere violentemente la testa sul cemento della Rod Raver Arena. La cinese concluse stoicamente il match ma il titolo andò comunque alla biellorussa. Non curante del motto 'non c'è due senza tre', Li Na farà di tutto per bissare il successo 2011 al Roland Garros nella storica terra rossa di Parigi, l'unico titolo dello Slam che possiede.

Ad opporsi ai sogni di gloria della cinese troviamo una Dominika Cibulkova che può già essere eletta come vera e propria sorpresa di questi “Aussie Open”. Se abbiamo definito la Li un rullo compressore, la slovacca è stata un vero e proprio mini-ciclone abbattutosi sulle costa australiana. Cammino praticamente identico a quello della rivale, visto il solo set concesso alle avversarie (nella fattispecie alla Sharapova). Impressionante la facilità con il quale ha battuto le rivali incontrate durante il proprio cammino: Schiavone, Voegele, Suarez Navarro, Sharapova, Halep ed in semifinale la Radwanska, demolita con un perentorio 61 62. Nel corso del torneo ha guadagnato sempre più fiducia nei propri mezzi e adesso la slovacca, con appena tre tornei vinti ed una semifinale Slam nel proprio score (Roland Garros 2009), sogna di iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro di questo Australian Open 2014.

Vedremo due tipi di tennis molto simili: difatti entrambe le tenniste fanno del gran atletismo la loro arma in più (e l'ottimo momento di forma di entrambe fa si che questa caratteristica venga amplificata e messa ancor più in risalto), e se la Cibulkova può contare su un dritto mortifero e può giocare con la mente libera da pressioni, la Li Na oltre ad avere uno dei rovesci più solidi del circuito può contare su maggiore esperienza. Nei testa a testa la cinese conduce con un netto 4-0, ma si sa che ogni partita ha una storia a sè, specialmente quando si tratta di una finale Slam, dove ogni episodio può far cambiare radicalmente il corso della partita.