Djokovic 10: Finalmente torna a vincere una finale Slam, dopo le tre sconfitte consecutive a Parigi, New York e Wimbledon. Soffre dall'inizio, anche contro Stepanek, arriva in finale con cinque ore di gioco nelle gambe in più di Federer. Ma vince, con merito. Non sarà bellissimo da vedere, ma è tremendamente solido, e competitivo su tutte le superfici. Giustamente torna numero 1, è il più completo.

Federer 10: Anzitutto grazie, per aver illuminato il Centre Court per l'ennesima volta. Il suo tennis è luce, di un livello superiore rispetto a tutti quanti, dovrebbe poter giocare in un circuito tutto suo. Secondo Dostoevskij la bellezza salverà il mondo, quale miglior esempio di Roger per confermare la teoria. Poco importa se ha lasciato vincere Djokovic, è un mero dettaglio.

Dimitrov 9: Finalmente Grigor. Ti avevamo tanto aspettato. Non è il nuovo Federer, semplicemente perché non può esserci un nuovo Federer. Lui è Dimitrov, e gioca un tennis incantevole. Si auto elimina in semifinale perché pecca di inesperienza, ma ha dimostrato di poterci stare. I tornei in erba mettono il luce coloro che sanno giocare a tennis, benvenuto nell'olimpo.

Raonic 8: Ci si aspettava forse di più in semifinale, ma ci è arrivato ed è già un successo. Il lavoro della coppia Ljubicic Piatti sta mostrando i suoi effetti, non è più un giocatore solo pane e servizio. Vince il bombardamento contro Kyrgios, il futuro è nelle sue mani. Il Canada mancava in semifinale dal 1923, insieme a Bouchard e Pospisil, vincitore in doppio, regala al suo paese un torneo da incorniciare.

Murray 5: Un torneo impeccabile, prima di incontrare Dimitrov. Sconfitto ed umiliato, esce con la coda tra le gambe, quasi senza combattere. Dal campione in carica non ce lo aspettavamo. Negli ultimi anni era stato il miglior giocatore su erba, dovrà per forza di cose ridimensionarsi. Mauresmo, purtroppo, non è Ivan Lendl.

Nadal 4: E' arrivato più avanti del solito, ma non è sufficiente. Il numero uno (ormai ex) del mondo deve essere competitivo su ogni superficie. Rosol, Darcis e Kyrgios sono la prova che sull'erba qualcosa non funziona. Già Dustin Brown ad Halle aveva messo in mostra tutti i limiti del maiorchino sul veloce. Due partite all'anno sull'erba non bastano per fare il salto di qualità.

Kyrgios 9: La sorpresa assoluta di Wimbledon, nessuno si aspettava un exploit del genere. Annulla 9 match point a Gasquet e poi batte Nadal. Il giovane australiano non ha paura di niente e nessuno, e serve quasi come Raonic. Il suo torneo l'ha stravinto. E pensare che qui, due anni fa, perdeva 6-1, 6-3 da Gianluigi Quinzi.

Berdych 3: CHI?!

Tsonga 5: Primo e secondo turno al quinto, una fatica indicibile. Esce contro Djokovic, una volta a Wimbledon si esaltava. Sprofonda al numero 16 del mondo, dietro anche a Fognini. Disperso.

Cilic 8: Un giocatore ritrovato, dopo quel famigerato silent ban. Ha sfiorato il miracolo contro Djokovic, ma essere nato a Medjugorje evidentemente non basta. Un bel tennis, finalmente.

Wawrinka 6,5: Il suo miglior Wimbledon di sempre, ma contro un Federer così poco ha potuto. Lo svizzero più forte era dall'altra parte della rete, ma il processo di crescita prosegue. Dopo Montecarlo si era assopito. Il suo tennis è abbagliante, il suo rovescio canta. Sul cemento è capace di grandi imprese, lo dimostrerà.

Fognini 4,5: Un match in pugno contro Anderson, come contro Monfils a Parigi. Le occasioni perse ormai sono tante, ed il tempo passa. Troppa fatica anche nei primi due turni, contro due over 100. E' continuamente atteso al salto di qualità, prima che sia troppo tardi. Diventa il giocatore più multato a Wimbledon, successone.

Bolelli 8,5: Vicinissimo al colpaccio contro Nishikori, il suo torneo resta incredibile. Da Lucky Loser ad un passo dagli ottavi, è un successo. Un talento ritrovato, un altro rovescio ad una mano che è di rara bellezza.

Ferrer 4: Fuori al secondo turno. D'accordo, non era al top, ma in Spagna l'erba è una superficie sconosciuta.

Gulbis 4: Anche lui saluta al secondo turno, delusione unica dopo quanto messo in mostra al Roland Garros. Almeno stavolta non avrà montepremi da giocarsi al Casino.

Seppi 5: Non stava bene, ha giocato sotto effetto di antibiotici. Quantomeno aggiorna le statistiche sui match conclusi al quinto set. Ormai potrebbero rinominarlo quinto Sepp.