Cinque set, belli, tirati, fatti di prodezze ed errori. Bolelli e Fognini riscattano una giornata di apertura avara di soddisfazioni e lasciano aperta la porta della speranza, socchiusa dopo i singolari vinti da Federer e Wawrinka. La Svizzera, sicura, concede il riposo a Roger Federer, e il sostituto, Chiudinelli, sente la pressione del momento, dell'occasione. Soffre a tratti la nostra nazionale, quando per oltre due set non riesce a strappare il servizio al duo svizzero. Fognini, perso tra polemiche e colpi fuori misura nell'esordio con Stas, ritrova a tratti colpi di talento accecante e Bolelli conferma di essere giocatore vero, nuovamente. 

Conquistato il primo set, l'Italia si spegne e lascia il campo al ritorno della Svizzera. Perso il secondo parziale, cediamo il servizio nell'undicesimo gioco del terzo e ci ritroviamo spalle al muro. Fondamentale la reazione nel quarto. L'orgoglio, la voglia di non lasciare anzitempo una battaglia impossibile, ma comunque affascinante, conduce gli azzurri al quinto e decisivo parziale. Proprio un ritrovato turno in risposta, convincente, lancia l'Italia, che dal 4-2 del quarto non si volge indietro. 

Fognini e Bolelli tengono punto a punto, conquistano un quarto gioco in cui la Svizzera sciupa 4 palle break. Il calo di Chiudinelli fa il resto. Due doppi falli sanguinosi aprono il campo all'Italia, che chiude al terzo match point con Fognini, bravo a vanificare il meraviglioso rovescio di Wawrinka. Sotto 2-1, ci apprestiamo a sfidare i maestri. Serve un'impresa. Fognini trova Roger Federer. Sulla carta non c'è partita, ma il ricordo della partita con Murray è ancora troppo recente per non lasciare un alito di speranza.

Fognini - Bolelli - Wawrinka - Chiudinelli 7-5 3-6 5-7 6-3 6-2