Lleyton Hewitt stringe la mano a Benjamin Becker e lo sguardo del tedesco, soddisfatto, non cela un pizzico di dolore, perché Hewitt per il pubblico di Melbourne è qualcosa più di un tennista. Sono passati gli anni d'oro, da numero uno, ora resta un giocatore che prova a trasformarsi, trovando motivazioni ulteriori nei tornei di casa. Lo scorso anno il successo a Brisbane, ora la cavalcata nello Slam, forse l'ultimo ballo. La partita è beffarda, perché Hewitt domina per due set, complice un Becker falloso, 33 gratuiti nei primi due parziali. Il momento di svolta nel terzo parziale. Il tedesco non concede nessun punto con la prima e concretizza l'unica palla break del set. Hewitt scende leggermente di intensità, non riesce più a punire le assenze di Becker e nel quinto, quando lascia le tre occasioni alla sua portata, si consegna al rivale. 62 Becker, forse l'ultimo capitolo di una storia bellissima. 

Emozioni, quelle che regalano, come da pronostico, Monfils e Janowicz. Impossibile prevedere l'andamento dell'incontro. Janowicz gioca un match da 70 vincenti e 53 errori non forzati, si procura 17 palle break, trasformandone solo 6. Di là dalla rete Monfils, l'istrione, il pazzo con la racchetta. Colpi proibiti e imporvvisi black-out. Il transalpino sfiora la seconda rimonta, risale da due set a uno sotto, ma stavolta il quinto non porta vittoria e applausi. Emerge Janowicz, col break decisivo sul 4-3. 

Meno problemi per Milos Raonic e David Ferrer. Il canadese supera in tre set l'americano Young, con la solita prestazione mostruosa al servizio. 17 aces, 89% di punti con la prima, 0 palle break concesse, 44 vincenti. Devastante. Ferrer lascia invece un set all'ostico Stakhovsky, cedendo il servizio sul 5-5 del primo, con l'ucraino pronto a cogliere l'unica possibilità del primo parziale. Questo è il miglior momento di Stakhovsky, che respinge gli attacchi di Ferrer e con 19 vincenti porta a casa un set lottato. Il proseguo dell'incontro vede invece emergere la forza di David, solido, combattivo. Il divario si dilata e il tennis di Stakhovsky diventa più pesante, meno risolutivo. Vince Ferrer, 57 63 64 62. 

[1] Novak Djokovic (SRB) d. Andrey Kuznetsov (RUS) 60 61 64
[4] Stan Wawrinka (SUI) d. Marius Copil (ROU) 76(4) 76(4) 63
[5] Kei Nishikori (JPN) d. Ivan Dodig (CRO) 46 75 62 76(0)
Donald Young (USA) vs. [8] Milos Raonic (CAN) 
[9] David Ferrer (ESP) d. Sergiy Stakhovsky (UKR) 57 63 64 62
[12] Feliciano Lopez (ESP) d. Adrian Mannarino (FRA) 46 46 76(3) 40 ret.
Gilles Muller (LUX) d. [13] Roberto Bautista Agut (ESP) 76(5) 16 75 61
Jerzy Janowicz (POL) d. [17] Gael Monfils (FRA) 64 16 67(3) 63 63
[18] Gilles Simon (FRA) d. Marcel Granollers (ESP) 76(5) 62 64
[19] John Isner (USA) d. Andreas Haider-Maurer (AUT) 64 76(4) 46 64
Steve Johnson (USA) d .[30] Santiago Giraldo (COL) 63 64 62
[31] Fernando Verdasco (ESP) d. Go Soeda (JPN) 63 62 76(3)
Benjamin Becker (GER) d. Lleyton Hewitt (AUS) 26 16 63 64 62
Jarkko Nieminen (FIN) d. Matthias Bachinger (GER) 76(4) 75 75
Guillermo Garcia-Lopez (ESP) d. Alejandro Gonzalez (COL) 61 63 63
Vasek Pospisil (CAN) d. Paolo Lorenzi (ITA)  67(3) 76(4) 63 64