La marcia azzurra si interrompe al torneo indoor di Rotterdam. Due calibri da novanta sulla strada di Andreas Seppi e Simone Bolelli, due sconfitte limpide, ma che testimoniano comunque la buona condizione dei due tennisti italiani. Seppi si arrende nel pomeriggio a Tomas Berdych, al termine di una partita a fasi alterne, chiusa dal ceco col punteggio di 60 36 63. L'inizio per Seppi è drammatico. A 0 arriva il break nel gioco d'apertura e la potenza di Berdych non trova risposta in campo azzurro. Andreas crolla, non collezionando nemmeno un gioco in tutto il parziale. La scossa nel secondo set, con Seppi che cambia radicalmente atteggiamento, cercando gli angoli fin da subito. Berdych, costretto a trasportare l'enorme mole per il campo, fatica e cede la battuta, lasciando strada libera ad Andreas. La partita si risolve al terzo, con Berdych che ritrova le giuste coordinate e torna a picchiare da fondocampo, rompendo la resistenza di Seppi.

Non va meglio a Simone Bolelli. Bolelli è al momento l'azzurro che offre il tennis più gradevole, ma di questi tempi contro Milos Raonic, su una superficie che intensifica la velocità dei colpi, tutto è più difficile. Bolelli lascia il servizio una sola volta, nel primo set, ma non giunge mai a palla break. Nel set d'apertura ha poco dalla prima e si espone alle bordate di Raonic, che dal canto suo colleziona il solito esorbitante numero di aces, 17 alla fine, chiudendo la partita al tie-break del secondo. 63 76 per il canadese. 

Prosegue l'avventura anche per gli altri favoriti della vigilia. Stanislas Wawrinka fatica per quasi due set prima di domare il tennis spettacolare di Garcia-Lopez, prendendo con decisione le redini delle operazioni solo nel terzo. Più ampia l'affermazione di Murray con Pospisil. 

(1) A Murray defeats V Pospisil 63 75
(8) G Simon defeats J Chardy 64 63 
(3) T Berdych defeats A Seppi 60 36 63 
(2) M Raonic defeats S Bolelli 63 76(2)
(4) S Wawrinka defeats G Garcia-Lopez 67(2) 64 62

Due vittorie invece per il tennis italiano nel torneo in corso di svolgimento a San Paolo. All'esordio, Fabio Fognini supera in tre set Diego Schwartzman, giustiziere di Lorenzi al primo turno. Partita non eccelsa quella di Fabio, costretto a fronteggiare otto palle break nel solo primo set, con evidenti problemi al servizio. Fognini lascia comunque il servizio una sola volta e riesce a rintuzzare, in risposta, i problemi in battuta. Nel secondo arriva il consueto black-out e Schwartzman sfrutta un Fognini pessimo con la prima, un solo punto conquistato, per strappare con continuità il servizio all'azzurro. Al terzo è di nuovo Fognini-time. Fabio si procura 4 palle break e ne trasforma 3, volando così al turno successivo. 63 16 62 Fognini. 

Molto bene anche Luca Vanni. Di fronte al gigante olandese Thiemo De Bakker, 193 cm, l'azzurro gioca un match solido, reggendo bene fino al tie-break del primo set, conquistato per 7 punti a 5, dopo un parziale corso sul filo dei servizi, e trova la forza per uscire nuovamente nel terzo, dopo qualche difficoltà emersa nel secondo set. 76 36 63 Vanni.

L'impresa di giornata è però al femminile. Francesca Schiavone, impegnata ad Anversa, riavvolge le lancette e sfida le leggi del tempo per cancellare dal campo la n.10 del mondo, Angelique Kerber, testa di serie n.2 in Belgio. Una lezione di aggressività, di tenacia, di talento. La leonessa azzurra, al quinto incontro, dopo i tre di qualificazione, lascia la miseria di due giochi alla più quotata avversaria, non cedendo mai la battuta, una rarità nel circuito femminile. Ora nei quarti la temibile Suarez Navarro.