La vittoria n.700, con tanto di torta celebrativa, l'affermazione n.71 in 78 esibizioni a Miami. Un torneo caro a Serena Williams, campionessa uscente e in corsa per confermare il titolo. La partita contro Sabine Lisicki, nei quarti, è tutt'altro che una passeggiata, perchè spesso la Williams è sul punto di crollare, nervosa. Il servizio non aiuta la più forte giocatrice del mondo, la bassa percentuale di prime costringe Serena a trovare altre vie e in risposta la Lisicki, quando spinge, sa far male. Il limite della tedesca, almeno nel primo parziale, è di non saper sfruttare i passaggi a vuoto della Williams. Dopo il break iniziale dell'americana, la Lisicki ha una pronta reazione, per due volte, nel set, si porta avanti di una "rottura", con la possibilità di allungare, ma ogni volta si ferma, scegliendo, al servizio, una via conservativa, portando la Williams a giocare un colpo in più, invece di assumere lei l'iniziativa. Serena ha i colpi della campionessa e sa elevare il gioco quando conta, così costringe Lisicki all'errore sul 4-3 e recupera il primo svantaggio, prima di sfruttare il doppio fallo della Lisicki e attaccare con violenza per trascinare la partita al tie-break. La Williams gioca un prolungamento poi di livello assoluto. Ace, difese strepitose, vincenti, 3-0 in un lampo. Il nastro aiuta Serena, il colpo che porta a set point è invece da circoletto rosso. In allungo, di solo polso, disegna un rovescio lungolinea da applausi. La chiusura su un altro doppio fallo della Lisicki. Il primo set è della Williams, ma la Lisicki ha grande carattere, subisce il break in apertura di secondo, ma da questo punto diventa travolgente.

La Williams colleziona gratuiti in serie, non riesce a tenere la palla in campo e sull'americana prevale un nervosismo lampante. Accelera i colpi, provando a chiudere con la prima soluzione possibile, senza attendere il momento opportuno. La Lisicki si difende e si prende i regali della Williams. Il secondo set fila via senza storia, con la Williams che attende solo il tramonto del parziale per tornare a concentrarsi sul terzo e decisivo set. 61 Lisicki, la partita si decide quindi al terzo. L'inizio è ancora di stampo tedesco, ma la Williams, questa volta, non crolla, la Lisicki sbaglia un brutto rovescio sul 15-30 e la statunitense riesce a mantenere la battuta. La svolta si palesa poco dopo, la Williams, attenta, penetra la difesa della Lisicki, gioca un gran game in risposta e conquista il break, confermato poco dopo con un tonante "come on". Scambio durissimo sulla diagonale di dritto e poi lungolinea vincente di Serena. 30 e primo momento chiave della partita. La Lisicki ritrova sicurezza al servizio, ma la Williams non concede chance in risposta - nessuna palla break nel terzo set per la tedesca - e pur senza prime sale di colpi, disegnando il campo, nel quinto game, con un rovescio a uscire sulla riga. L'ultimo sigillo con la prima, la Williams tiene a zero la battuta e esulta. 63.

In semifinale, per la Williams, Simona Halep, una sorta di finale anticipata tra le due migliori giocatrici del momento. La romena travolge Sloane Stephens, almeno fino al 61 30, qui una reazione di orgoglio dell'americana. La Stephens cambia approccio, porta la Halep a giocare su un piano differente. Costretta a rispondere a palle diverse, la testa di serie n.3 va in confusione e fatica. Serve qualche gioco per ritrovare sicurezza e controllo. La Stephens inanella cinque giochi su sei e si porta in vantaggio 54 nel secondo. Qui esce nuovamente la Halep. Scatto e chiusura, 75. Ora la Williams, per prendersi l'ultimo atto e forse Miami.

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Johnathan Scaffardi
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