Italia - USA, senza Venus. L'attesa sfida di Fed Cup perde una protagonista assoluta. Mary Joe Fernandez apprende del forfait per infortunio di Venere e si vede costretta a rivoluzionare il programma in vista delle partite di sabato e domenica. Inutile negarlo, l'assenza di Venus incide non poco, perché apre uno spiraglio importante per il quartetto azzurro, sfavorito alla vigilia. 

Venus è fondamentale, perché non solo è carta da singolare, ma rappresenta, con la sorella Serena, un muro invalicabile anche in doppio. Al posto della Williams, in arrivo Lauren Davis, classe '93, n.57 del mondo, reduce dai quarti a Charleston, tennista di talento, in ascesa, ma non dello spessore di Venus. A completare il quartetto americano, Riske e McHale. 

In casa Italia, nessun dubbio sulla condizione di Pennetta e Giorgi. Flavia, sul cemento americano, è apparsa in gran spolvero e Camila, a Katowice, si è presa la finale, spazzando via Agnieszka Radwanska, prima di cedere di fronte alla slovacca Schmiedlova. Buone notizie anche sul fronte doppio, in Polonia la Knapp è giunta in finale e punta ora ad occupare una casella nell'ultimo match in programma. Senza Roberta Vinci - problemi al gomito - per Barazzutti resta da scegliere chi affiancare a Sara Errani. 

Sara è il punto interrogativo al via. A Charleston, brutta sconfitta con la Hradecka, dopo successi non convincenti con Cepelova e Sorribes Tormo. La speranza è che la terra, superficie prediletta, restituisca alla Errani le certezze del passato.