Il quadro degli ottavi di finale del tabellone femminile del Roland Garros 2015 si chiude all'insegna dell'incertezza e delle sorprese, dopo la clamorosa sconfitta in cui è incappata in apertura di giornata Maria Sharapova, al cospetto della ceca Lucie Safarova.

Il pomeriggio è stato amaro anche per Petra Kvitova, già data in evidente sofferenza durante la prima settimana (un solo match su 3 vinto in due set) e uscita sconfitta oggi dalla sfida che la opponeva alla svizzera Timea Bacsinszky. La giocatrice elvetica ha tirato fuori il suo miglior tennis, dando conferma della crescita esponenziale che l'ha portata in pochi mesi a ridosso della Top 20 del ranking mondiale. La Kvitova non ha potuto opporsi, e dopo aver portato a casa il primo set in maniera apparentemente agevole ha ceduto il passo alla sua avversaria, che nel proseguio dell'incontro ha concesso appena tre games alla quarta forza del tabellone. A sfidare la Bacsinszky ai quarti, ora, sarà la belga Alison van Uytvanck, che nella sfida tra le mine vaganti del torneo ha sconfitto nettamente la romena Andreea Mitu, giustiziera della nostra Francesca Schiavone nel turno precedente: non c'è stata molta storia in campo tra le due, visto che la giocatore belga ha preso fin da subito il sopravvento e ha messo all'angolo la sua avversaria, portando a casa la vittoria più prestigiosa della carriera.

Nella parte alta del tabellone, inoltre, troveremo il quarto di finale tra Davide e Golia, nello specifico Sara Errani e Serena Williams. L'azzurra ha sfoderato ancora una volta il suo tennis migliore, molto tattico e forse poco spettacolare, per mettere un'altra tedesca tra i suoi "trofei" parigini: dopo Andrea Petkovic, è toccato oggi a Julia Goerges, il cui gioco votato all'attacco e carico di rischi ha sbattuto contro l'ottima organizzazione e la tenuta del campo quasi perfetta di Sarita, dimostratasi un muro invalicabile e capace di costringere la sua avversaria a compiere ben 45 errori non forzati. Decisamente più aperta la sfida tutta americana tra la numero 1 al mondo e una Sloane Stephens in netta ripresa. La più giovane delle due statunitensi ha messo alle corde la più forte tennista al mondo per un set e mezzo, dominando il primo e dando l'impressione di poter compiere l'impresa. Dall'altra parte della rete, però, c'era una Williams intenzionata a non perdere l'occasione di andare a vincere un torneo che ha perso per strada tanti pezzi importanti, e com'è accaduto al terzo turno con la Azarenka ha azzannato la preda e ha portato a casa una gara durissima.

Nella parte bassa, dopo quello tra Muguruza e Safarova, c'era da comporre un altro quarto di finale, che vedrà di fronte Ana Ivanovic ed Elina Svitolina. La serba ha disputato un bel match contro la russa Ekaterina Makarova, che ha sfoderato colpi molti potenti e dopo aver perso il primo set al fotofinish si è imposta nel secondo con una certa autorità. La maggiore freschezza atletica e l'esperienza a questi livelli ha però consentito alla Ivanovic di venire fuori alla distanza e di portare a casa nettamente il terzo set e la partita. La giovane rampante ucraina, invece, ha vinto in maniera chiara il suo match contro l'idolo locale Alize Cornet, unica francese rimasta in corsa tra le donne. Il tennis pulito e spesso povero di sbavature della Svitolina è stato quasi ingiocabile per la transalpina, la quale ha comunque provato a vincere il secondo set dopo aver perso il primo: il tie-break ha però decretato la vittoria dell'ucraina, che ora sogna di raggiungere le semifinali a Parigi.