Comincia bene l'avventura di Wimbledon per i nostri due principali alfieri, Andreas Seppi e Fabio Fognini. Entrambi hanno superato lo scoglio del primo turno, sconfiggendo rispettivamente il britannico Brydan Klein e l'americano Tim Smyczek.

Il primo a scendere in campo è stato Seppi, il quale ha dimostrato di aver smaltito al meglio le tossine dopo l'ottima cavalcata di Halle, interrotta solo in finale contro Roger Federer. Dopo aver tentato l'affondo nei games iniziali, l'altoatesino ha gestito le energie nella fase centrale del primo set, piazzando la zampata decisiva nell'ottavo game, con un break ottenuto a 0. Klein non riesce a reagire e va sotto per 6-3. Nel secondo parziale, stavolta, il break di Andreas arriva subito e verrà conservato fino al termine del set. Il britannico non riesce a reagire, anzi è ancora Seppi a strappargli in servizio nel settimo gioco: l'epilogo dice 6-2 in favore dell'italiano. Klein capisce bene che la sua avventura a Wimbledon è destinata a finire molto presto, e dopo aver resistito in avvio di terzo set cede il servizio a Seppi per due volte consecutive, nel quarto e nel sesto gioco. Ne deriva un altro 6-2 che porta l'azzurro al secondo turno.

Giochi più o meno semplici anche per Fognini, al suo primo match stagionale su erba. Il ligure strappa il servizio a Smyczek in apertura di match, e dopo aver ceduto il break di vantaggio nel sesto game lo ottiene nuovamente nel gioco successivo. Fabio inizia a trovare continuità game dopo game, e chiude il primo set con il punteggio di 6-3. Ancora una sequenza di break e contro-break ad aprire il secondo set, con Fognini che viene rimontato ma non perde la testa: anzi, con un parziale di cinque giochi a uno, conditi da due break, l'azzurro allunga nuovamente, e porta a casa anche il secondo set con il punteggio di 6-3, che gli consente di prendere un margine di sicurezza su Smyczek. L'americano prova a giocare il tutto per tutto, ma il break subito in apertura di terzo set è una specie di sentenza. Fognini si difende stoicamente nel lunghissimo quinto gioco, in cui annulla tre palle-break, prima di strappare nuovamente il servizio al suo avversario: l'ottavo gioco è anche quello finale, visto che Fabio fissa il punteggio sul 6-2.

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