Protetto da un cappellino, rigorosamente bianco, Andy Murray scende in campo, sul Centrale, poco dopo Roger Federer. La giornata sul principale Campo di Wimbledon si chiude col recente vincitore del Queen's, dopo le rapide affermazioni di Petra Kvitova e appunto Roger Federer. Murray si sbarazza in tre set del ventisettenne kazako Kukushkin, ma non strappa l'occhio per continuità e gioco. 

Evidente, nel tennis del britannico, la tendenza a pericolosi passaggi a vuoto, fatali se l'avversario di turno è di primo livello. Kukushkin non riesce ad approfittare in pieno dei regali di Murray, ma le frequenti amnesie al servizio non sono un buon segnale per un giocatore identificato da molti come il possibile favorito qui a Londra. 

Il punteggio finale è 64 76 64, tutto, rigorosamente, in favore di Andy Murray, ma mentre il primo set segue un andamento regolare, nel secondo e nel terzo si assiste a un vero e proprio terremoto. Il primo break dell'incontro sul 54 del primo parziale. Kukushkin deve servire per rimanere nella partita, ma sul 30-30 vede la prima di servizio battere in prossimità della linea bianca. Titubante si avvicina alla rete, per poi ritrarsi senza chiedere l'ausilio del falco. Arriva un pesante doppio fallo, con conseguente set point. Con la prima annulla e ottiene la parità, ancor più bella la soluzione sul secondo set point. Kukushkin si salva con un'accelerazione di rovescio lungolinea. La terza occasione è però, per Murray, quella giusta. Kukushkin ha il pallino dello scambio, ma la varietà di Murray induce in errore il kazako. Rovescio lungo e 64 Andy. 

Il buon momento continua ad inizio secondo parziale, Murray trova il secondo break dell'incontro, realizza un filotto di cinque giochi consecutivi e si porta sul 30. Quando la partita sembra avere un chiaro indirizzo, ecco il ritorno di Kukushkin, abbinato al netto calo di Murray. Una risposta profonda, tra i piedi di Murray, consente al kazako di rimettersi in scia. 32 Murray. Nessuno riesce a mantenere freddezza al servizio, piovono così palle break. Kukushkin non sfrutta la palla game e si ritrova nuovamente indietro di due giochi, Murray ha un guizzo e sale fino al 52, dopo aver cancellato due pericolose palle dell'ennesimo controbreak, grazie alla prima e a una sensibilità stroardinaria. Un colpo di tocco decide il settimo gioco e il set pare al tramonto. Ancora una volta, però, le carte si rimescolano. Murray non ha nulla dal servizio, e dal 30-0, sul 53, cade in una voragine profonda. Kukushkin impatta e sorpassa. 65. Murray ha, sul finire, l'ultimo colpo di coda. Il britannico conquista il dodicesimo gioco e a seguire il tie-break. 

Il primo momento di svolta, nel terzo set, si ha sul 22. Murray ottiene la prima palla break del parziale e con una risposta d'attacco firma il primo strappo. Nel turno successivo, al servizio, Kukushkin è subito minaccioso, ma questa volta la battuta giunge in soccorso del n.3 del mondo. Murray conferma il break e si avvicina al successo. L'ultimo brivido nel decimo gioco. Murray deve fermare l'avanzata kazaka e reagire al 15-40 Kukushkin. Quattro punti, in sequenza, chiudono la partita. Una seconda lavorata segna l'incontro, "schiudendo" le porte di Wimbledon a Murray. Kukushkin si arrende, Murray deve crescere, per oggi basta una versione normale.