Poco più di un'ora di lezione per prenotare il posto sul Centrale per sabato prossimo. Serena Williams infligge la diciottesima sconfitta in scontri diretti a Maria Sharapova, che dopo le due vittorie del 2004 (fra cui quella a sorpresa nella finale di Wimbledon) ha inanellato solo delusioni tutte le volte che si è trovata al cospetto della Regina.

Nessuna sorpresa quindi, nel risultato di oggi. Cinica e concentrata, la Williams ci mette poco a mettere in chiaro il discorso, agevolata anche da Masha che pronti via cede il servizio. La battuta diventa invece la solità arma impropria di Serenator, che non deve patire più di tanto per portare a casa il primo set con il punteggio di 6-2 in poco più di mezz'ora.

Nel secondo set la musica non cambia, anche se Sharapova decide di dare battaglia fino alla fine. La russa lotta ed è indomabile, ma troppo fallosa per poter impensierire la Williams, che piazza il break decisivo nel quinto game, salendo in un baleno dal 2-2 al 4-2 nel giro di due giochi. Da lì l'altalenarsi di servizi mantenuti ha condotto la partita verso il porto del 6-4 finale.

Quanto basta e avanza all'americana per centrare l'ennesima finale slam di una carriera stratosferica. Troverà Muguruza, che l'ha già messa ko l'anno scorso al Roland Garros e le ha fatto sudare sette camicie quest'anno in Australia. Per Maria Sharapova l'ennesima bocciatura all'esame più importante: riuscirà la bella siberiana a liberarsi finalmente dal complesso Williams? La risposta al prossimo rendez -vous sui campi.