Partiamo dal presupposto che stavolta, come forse mai prima, c'era aria di una possibile grande vittoria, vuoi perchè il Nadal visto fino ad oggi a New York non aveva impressionato (anzi aveva lasciato molto a desiderare), vuoi perchè i precedenti in stagione parlavano chiaro (2-1 per Fabio, anche se tutti match disputati sulla terra rossa). La partita vinta questa notte da Fognini 3-2 porta con sé i connotati della vera impresa perchè rimontare uno svantaggio di 2 set a Nadal in uno slam nessuno mai ci era riuscito prima di oggi.

E pensare che l'incontro era iniziato tutto tranne che bene: 2 game e subito l'italiano sotto di un break, con tenacia però ripreso nel turno di servizio successivo, finendo però per riconcederlo a Nadal che, con uno splendido pallonetto di rovescio, porta il punteggio sul 3-1 a suo favore. Da qui il primo set scorre via rapido, con lo spagnolo che si trova a dover annullare solo una palla break nel quinto gioco e stavolta, quando si trova a servire per il set, porta a casa il parziale per 6 giochi a 3 senza concedere un solo punto ( a differenza di quanto accaduto molto spesso in questa stagione).

Nel secondo set Fabio alza la percentuale di prime palle in campo e gioca più sciolto, il diritto si riscalda, ma dall'altra parte c'è un Nadal molto solido, che ogni tanto ci mostra sprazzi degni dell'età d'oro dello spagnolo (vedi lo splendido diritto lungo linea con il quale si procura una chance di break nel settimo game, ben annullata da Fognini però). Il break però è nell'aria, e infatti arriva nel turno di battuta successivo quando, avanti 40-0, l'italiano perde la concentrazione e, con una serie di errori dietro l'altro regala il gioco allo spagnolo e la possibilità di servire sul 5-4 per il secondo set. Occasione che ovviamente non si lascia sfuggire, e alla quarta palla game riesce a vincere 6-4 il secondo parziale.

Oramai la partita sembra incanalata sui binari che portano verso Maiorca, anche Fabio sembra uscire dalla partita mentalmente a inizio terzo set, quando comincia a far emergere i primi segnali di nervosismo e gli errori cadono sul campo di gioco in maniera cospicua: Nadal ringrazia e scappa ancora avanti di un break (2-1 e servizio). Ovviamente non manca nemmeno la discussione con l'arbitro per un challenge chiamato in ritardo da Fognini e giustamente non concessogli da Maurier. Dal nulla però si riaccende una speranza: Rafa, con qualche errore di troppo, restituisce a zero il break a Fabio nel sesto game e in un attimo si ritrova sotto 5-4 con la pressione di dover servire per non prolungare l'incontro al quarto set. Qui il tennista di Arma di Taggia finalmente tira fuori il carattere e il gran tennis che ha nel braccio, scalda il colpo che farà la differenza da qui a fine partita, ossia il diritto lungo linea anticipato e, complice un errore dello spagnolo sul set point, accorcia le distanze, vincendo il parziale per 6 giochi a 4.

Adesso Fabio è veramente ritornato nel match, inizia a spingere e prende il comando delle operazioni: il quarto set non si apre però bene, dopo un game combattutissimo con ben 18 punti e 10 minuti circa di durata, l'italiano perde il servizio e sembra sciupare quanto di buono fatto vedere nel terzo parziale ma nel quarto gioco ecco la grande reazione: sempre in spinta, prima toglie le ragnatele nel sette con un gran rovescio lungo linea poi, con una splendida volè di rovescio, riporta il risultato in parità, esultando col pugnetto rivolto verso il proprio angolo e con uno sguardo “cattivo” che lascia presagire niente di buono per Nadal. Altro gioco decisivo è l'ottavo, quando lo spagnolo, visibilmente più ansioso rispetto a pochi game fa, si fa trafiggere ancora da due diritti lungo linea e cede a 15 il proprio servizio, con Fognini che, sempre molto offensivo, vince il turno di battuta successivo e con esso il quarto set per 6-3.

Il quinto e decisivo parziale è veramente un thriller: i due tirano fuori tutto ciò che gli rimane, si esaltano in queste battaglie, dimostrano di essere veramente dei grandissimi atleti e lo spettacolo non manca. Dopo i primi due game tenuti agilmente dal giocatore al servizio, arrivano ben 7 break consecutivi, ma il più doloroso (almeno cose pareva essere) è quello subito da Fabio nell'ottavo game quando, avanti 40-0, non riesce a sfruttare ben 6 palle game, e Nadal, sempre encomiabile quando si tratta di andare a riprendere punti che sembravano già finiti, riaccuffa l'italiano sul 4 pari.

Ma qui forse avviene la svolta decisiva nel match: nonostante il turno di battuta perso malamente e la lancetta del carburante ormai in riserva, Fognini non si abbatte, e nel turno di battuta successivo di Nadal si inventa un vincente dietro l'altro: tre splendidi vincenti di diritto lungo linea (il colpo del match!) e la frustata finale di rovescio incrociato che gli regalano, contro qualsiasi speranza dopo i primi due set, la possibilità di andare a servire per il match. E stavolta, nonostante la paura di un'altra rimonta ( da 30-0 infatti si ritrova 30 pari), tiene Fabio e porta a casa un'incredibile partita e il suo primo ottavo di finale a Flushing Meadows.