Roger Federer approda agli ottavi di finale degli Us Open 2015 dopo aver sconfitto al terzo turno la testa di serie numero 29 del seeding Philip Kohlschreiber. 6-3 6-4 6-4 il punteggio a favore dello svizzero, in poco più di un'ora e mezza di gioco. 

Federer riprende da dove aveva lasciato, ossia dalla disinvoltura mostrata nei primi incontri con Leo Mayer e Steve Darcis. Il servizio funziona alla perfezione, diritto e rovescio sono adeguatamente tarati, e così il suo avversario tedesco deve arrendersi al 6-3 del primo set. Conquistato il break anche nel secondo parziale, il fuoriclasse elvetico incappa in un game di battuta balordo, perso addirittura a zero, il primo in tutta l'estate americana di Fedexpress (tra Cincinnati e i due match di Flushing Meadows). Ma Kohlschreiber non ne approfitta, restituendo immediatamente il favore al numero due al mondo, che chiude il secondo set con lo score di 6-4.

E' un Federer meno brillante rispetto alle ultime uscite quello del primo pomeriggio newyorchese sul centrale dedicato ad Artur Ashe. Qualche doppio fallo di troppo e varie stecche di rovescio sono il segnale della giornata non eccezionale di Roger, apparso anche infastidito dal gioco di luci e ombre prodotto dal tetto in costruzione del principale campo di Flushing Meadows. Un altro game al servizio perso a zero concede a Kohlschreiber l'opportunità di salire sul 3-0 e di prolungare le fatiche dello svizzero, che però non ha alcuna intenzione di sprecare energie preziose e recupera quindi a stretto giro di posta il break appena subito (da applausi uno scambio lunghissimo, con Federer che si difende alla grande e offre al tedesco un pallonetto insidioso, prima di venire a prendersi il punto a rete con una voleè d'autore). Il match si trascina così stancamente sino al quattro pari, quando un passaggio a vuoto di Kohlschreiber porta lo svizzero a servire per il match, per chiudere pochi minuti dopo con un altro 6-4.

Prova interlocutoria dunque per Federer, che affronterà ora negli ottavi di finale l'americano John Isner: "John è un grande battitore, sarà un match molto diverso da quelli che ho giocato sinora - le parole di Roger a fine partita - mi ha già sconfitto qualche anno fa in Coppa Davis sulla terra, quella fu per me una disfatta bruciante. Non è il giocatore più adatto per provare a rispondere di controbalzo (ride, ndr). Infastidito dalle ombre sul centrale? No, le ombre c'erano per entrambi, sono comunque soddisfatto per come ho giocato oggi. Un torneo dello Slam non si può vincere nella prima settimana, ma si può però perderlo, ecco perchè sono contento di essere ancora una volta agli ottavi degli Us Open".