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US Open: suicidio Lisicki, la Halep si salva. Avanti Kvitova e Azarenka

La tedesca, avanti di un set, si incarta al cospetto di una rivale non al meglio. Nessun problema per la ceca e per la bielorussa.

US Open: suicidio Lisicki, la Halep si salva. Avanti Kvitova e Azarenka
US Open: suicidio Lisicki, la Halep si salva. Avanti Kvitova e Azarenka
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Di Johnathan Scaffardi

Realtà o finzione, nel mezzo la verità. Simona Halep e Sabine Lisicki, sul Louis Armstrong, al traguardo un posto nei quarti all'US Open. La teutonica conduce la partita, conquista un tiratissimo tie-break e fa corsa di testa nella fase iniziale del secondo set, quando strappa, per due volte, il servizio alla romena. La Halep mette in scena una "commedia" che stordisce Sabine. Fasciatura evidente alla coscia sinistra - problemi di natura fisica che riaffiorano dopo il ritiro a Toronto - una prima di servizio ai minimi termini, l'esposizione continua alle bordate tedesche. Il finale sembra scritto, la Lisicki ha in pugno la partita, ma la Halep ha riserve mentali e di carattere, riesce a correre, esagera nell'accentuare la gravità del suo infortunio, alfine di insinuare il dubbio nella testa dell'avversaria di turno. 

Il piano riesce alla perfezione, perché la Lisicki inizia a sparacchiare, regala punti in serie e concede l'allungo alla Halep. Non basta il riaggancio sul 55, i colpi non trovano il campo, la concentrazione è altrove, lo si evince da soluzioni improvvisate, senza senno. Il 75 Halep riapre la partita, piovono dagli spalti fischi di disappunto. 

Il terzo set vive della fuga romena e del dramma tedesco. La Halep gioca una prima controllata, guida e rincorre, la Lisicki non ha mezze misure, spara, a tutto braccio. 18 gratuiti nel parziale decisivo, 0 palle break all'attivo, un controsenso data la forma non ottimale della Halep. Arriva un pesantissimo 62, che testimonia la grandezza della Halep, attrice ma anche campionessa, e i limiti della Lisicki. 

Due, invece, gli incontri in programma sull'Arthur Ashe. Apre Vika Azarenka, opposta alla statunitense Varvara Lepchenko. La bielorussa si impone in due set, 63 64, evidenziando maggior incisività nei colpi e una completezza di gioco superiore. Il primo set di Vika è ai limiti della perfezione. Azarenka domina al servizio e strappa la battuta in apertura, scappando nelle fasi iniziali. Il vantaggio consente alla testa di serie n.20 di gestire la partita e il parziale scorre via senza sussulti, con Vika che lascia la miseria di due punti con la prima. 

Nel secondo, arriva il ritorno della Lepchenko. L'americana trova le contromisure alla potenza della bielorussa, è in partita e riesce anche a stuzzicare la rivale in risposta. Break e contro-break, fino al settimo gioco. Vika conduce in porto un game lottato e riesce a guadagnare margine, fino al 64 conclusivo. Non bastano 12 vincenti a Varvara, la Azarenka per il quarto anno consecutivo è ai quarti nell'Open degli Stati Uniti. 

Nella notte, Petra Kvitova. La ceca fronteggia il primo esame sul cemento americano. Johanna Konta, classe '91 di Sidney, di bandiera britannica, giunge alla sfida con un ruolino invidiabile. Successi con Muguruza e Petkovic, ad anticipare l'assalto a Petra. L'incontro nobilita lo status della Kvitova come possibile protagonista nelle fasi finali. Si risolve, la contesa, in due parziali, 75 63 Kvitova. 

La Konta non riesce a concretizzare nessuna delle 5 palle break ottenute e sbatte sul muro ceco. A dettare ritmi e tempi è Petra. Al termine, per lei, 28 vincenti, contro i 10 di Johanna. 

Risultati:

Halep - Lisicki 67 75 62

Azarenka - Lepchenko 63 64

Kvitova - Konta 75 63