Roger Federer supera John Isner e riceve l'ovazione ormai consueta sull'Arthur Ashe. Lo svizzero si impone in tre set, disinnescando, nei momenti decisivi, la forza al servizio del tennista statunitense. Per l'elvetico, ora atteso da Gasquet, ennesima apparizione nei quarti di un torneo Slam. 

Nella notte italiana, John Isner cerca l'impresa contro il numero due del mondo e vincitore per cinque volte consecutive (dal 2004 compreso fino al 2008) dello Us Open. I turni al servizio vengono tenuti da entrambi i tennisti in maniera molto rapida e solida, grazie alle alte percentuali di prime tenute in campo. I primi brividi, per Isner, si fanno vedere nel sesto game del primo set, quando lo statunitense deve salvare due palle break a favore dello svizzero, ottenute con un gran passante in contropiede di rovescio. Isner riesce, comunque, a mantenere il sangue freddo e ad annullare entrambe le palle break, la prima col suo potente servizio, la seconda con una grande voleè, riuscendo alla fine a tenere il servizio. Da qui in poi, sia Federer che Isner mantengono il proprio turno di battuta, arrivando al Tie-Break.

Nel tie-break il servizio abbandona completamente il tennista di casa e Roger è veloce a cogliere l'occasione e a riuscire a portare a casa il primo set, dominandolo dall'inizio alla fine. Morale della favola 7 giochi a 6 per l'elvetico e tie-break concluso per 7 punti a 0 con un passante di rovescio lungo linea vincente che, nel circuito, in molti invidiano.

Nel secondo set, i primi game ricalcano quelli del set precedente, i brividi per un possible break iniziale, però, si palesano al terzo game. Sotto 0-40 Isner si dimostra ancora concentrato, annullando le tre palle break grazie, soprattutto, al suo micidiale servizio, arma con il quale ha costruito i tre quarti della sua carriera. Di nuovo i due tennisti mantengono i turni di battuta con qualche sofferenza, anche per Federer, costretto ad annullare palle break. Ma è di nuovo il tie-break a sancire il vincitore del secondo set.

Nel tie-break del secondo i brividi arrivano per Federer, quando Isner gioca un grande rovescio d'attacco sulla riga, Roger chiama l'occhio di falco che gli da torto e conferma il 4-2 Isner. Lo statunitense si spinge fino al 5-3 da qui in poi esce fuori il campione che è in Federer, tre punti consecutivi che lo portano al set point. Lo svizzero fallisce la prima occasione con un rovescio in rete, ma non i due punti successivi, il primo con una grande risposta vincente, il secondo con un altro rovescio lungo linea di pregevole fattura. I punti sono 8 a 6 ma il risultato è lo stesso di prima, 7 giochi a 6 per Federer, ad un passo dai quarti.

Nell'ultimo set, Isner salva le solite tre palle break nell'ottavo game, la prima con un'ottima voleè, sulla seconda va fuori giri Federer con il dritto e sull'ultima arriva un altro errore non forzato dell'elvetico in back. I turni di battuta vengano mantenuti, di nuovo, con solidità fino al dodicesimo gioco, quando il servizio di Isner non è più così letale come nei primi giochi e Federer ne approfitta, con la sua arma vincente di giornata, il rovescio lungo linea, che consente a Roger di giungere a tre match point. Basta il primo, grande dritto basso e voleè di Isner che si perde in corridoio. Quarti di finale contro un grande Gasquet, giustiziere di Berdych.