Non poteva iniziare in maniera peggiore lo spareggio in Russia per la nazionale azzurra, sia per il risultato che per le circostanze in cui è arrivato. Gabashvili infatti si impone nettamente sul nostro Simone Bolelli col risultato di 7-6 6-1 6-3 in un match sostanzialmente senza storie. Infatti se da una parte avevamo il giocatore russo pimpante, autore forse di una delle più belle prestazioni della sua carriera, dall'altra Bolelli è apparso fin da subito sotto tono, incapace di variare il piano di gioco sul quale Gabashvili si trovava a nozze. A questo bisogna aggiungerci un dritto che oggi era nella sua giornata no e un servizio incapace nella maggior parte delle circostanze di fare la differenza.                                                                                  

D'altronde i risultati che l'azzurro aveva ottenuto da qualche mese a questa parte non facevano sperare in niente di buono fin dal principio (anche se l'avversario non era tra i più temibili), e il forfait di Seppi per problemi di borsite sono stati un peso troppo grande per capitan Barazzutti.

Partita che comunque inizia bene per l'Italia, con Bolelli che ha subito l'opportunità di strappare il servizio all'avversario e ci riesce complice il doppio fallo dell'avversario sulla palla break. Ma quella che poteva sembrare una discesa si interrompe bruscamente e riassume i contorni di una scalata anche difficile: infatti subito ecco il controbreak nel secondo game di Gabashvili e una serie di giochi nei quali l'italiano soffre a trovare il bandolo della matassa, mentre il russo corre come un Djokovic qualunque e si trova particolarmente bene a rispondere al servizio di Simone.                              

Particolarmente importante è sottolineare come negli scambi da fondo Gabashivili riesca ad avere quasi sempre la meglio sull'italiano, riuscendo a trovare vincenti anche in recupero con i piedi ampiamente fuori dal terreno di gioco (non proprio la specialità della casa).Faticosamente comunque l'azzurro riesce a portare il set al tie-break, grazie soprattutto alle 5 palle break salvate tra il sesto e il dodicesimo game. La storia comunque non cambia, Bolelli perde in più di una circostanza le misure del campo col dritto, forzando alla ricerca del vincente, e il russo si porta a casa il tie-break per 7 punti a 2 in un'ora poco più di gioco.

Il secondo set è un vero dramma per Bolelli: ci si aspetta una reazione d'orgoglio dell'azzurro, sicuramente capace di prestazioni migliori di quelle offerte nel primo parziale, e invece perde subito il servizio e da qui psicologicamente la partita si complica. Gabashvili, in ovvio stato di fiducia, piazza un vincente dietro l'altro, sia sul proprio turno di battuta che nel turno di risposta e, complici 15 errori non forzati dell'azzurro, si ritrova rapidamente in vantaggio di 2 set a 0, con il secondo parziale conclusosi con un netto 6-1.

La salita da scalare adesso pare una vera e propria montagna insormontabile, in quanto l'azzurro sembra sempre più rinunciatario e sfiduciato e il russo in giornata veramente di grazia. Quarto game che segna la svolta decisiva dell'incontro: di nuovo 0-40 Bolelli sul suo turno di servizio, annulla la prima palla break (complice un errore dell'avversario), ma sulla seconda cede dopo un lungo scambio da fondo e qui la partita scappa via.                                            

E pensare che nel turno di servizio successivo Simone rimonta da 30-40 e ha anche a disposizione una palla break per provare ad allungare la partita, ma poche recriminazioni perchè il russo si inventa un rovescio inside-out dal centro del campo di notevole difficoltà e quindi scappa 4-1. L'ultimo game di gioco è un'instantanea della partita: Bolelli avanti di un 15 grazie ad un doppio fallo di Gabshvili, non riesce ad essere incisivo nei due punti successivi in cui il russo non ha messo la prima in campo e, sul match point, ecco l'ace che chiude l'incontro.

Adesso le speranze azzurre sono sulla racchetta di Fognini, che affronterà nel secondo match il giovane talento Rublev, per cercare di chiudere la prima giornata in parità.

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