Intramontabile Hewitt. E' lui senza dubbio il protagonista della serata a Melbourne. Il padrone di casa è riuscito a scaldare ancora una volta il pubblico in quella che potrebbe essere stata la sua ultima vittoria da professionista nel derby contro Duckworth dato che, come annunciato dallo stesso giocatore, questo sarà il suo ultimo torneo della carriera. Ciò che più colpisce del vecchio Lleyton è la voglia e la determinazione che mette ancora in campo, a 35 anni, su ogni punto, indipendentemente dall'avversario che ha di fronte. Non a caso è stato numero uno al mondo e vincitore di due Slam, ed è a lui che la nuova generazione di baby-fenomeni australiani, da Kyrgios a Kokkinakis, dovrebbe ispirarsi per costruire una carriera altrettanto ricca di successi.

Oggettivamente difficile pensare che Duckworth potesse battere oggi il suo futuro capitano di Davis, tanto meno quando, dopo i primi scambi, si è intuito che Hewitt non avrebbe lasciato niente al caso. Dopo un primo set tirato e vinto di esperienza al tie-break, nel secondo Lleyton ha messo subito un allungo decisivo e, sul 5-2, ha giocato forse il più bel punto della partita andandosi a prendere anche il secondo set. Nel terzo, invece, il fiato è iniziato a mancare al veterano, e Duckworth ha provato ad approfittarne andando subito avanti di un break e resistendo ai tentativi di rientro dell'avversario, fino all'ottavo game, quando Hewitt gli ha strappato la battuta e addirittura effettuato il sorpasso portando a casa il suo turno di battuto successivo. Il giovane australiano ha iniziato a mostrare segni di stanchezza importanti, concedendo tre match point consecutivi: il secondo è stato quello buono, con un altro punto da campione, ossia un lob liftato di dritto- il piatto forte della casa- e la successiva grande esultanza come se avesse vinto uno Slam. Adesso per lui al secondo turno ci sarà Ferrer, su una Rod Laver Arena da ipotizzarsi colma di tifosi: scenario e avversario-non ce ne voglia Duckworth-stavolta sì degni per la probabile ultima partita dell'eterno Leyton Hewitt.

La serata australiana ha visto l'esordio nel torneo anche del campione 2014, Stan Wawrinka, che ha superato Tursunov approfittando del ritiro dell'avversario nel terzo set, quando lo svizzero conduceva già per 7-6 6-3.

Infine sono terminate in nottata anche le maratone di giornata: una sul campo due tra Troicki, fresco vincitore di Sidney, e Munoz De la Nava, ha visto trionfare il giocatore serbo, in rimonta da due set di svantaggio, col punteggio di 4-6 4-6 6-1 7-6 6-3, annullando addirittura due match point nel quarto parziale. L'altra battaglia serale è stata sul campo 8 dove Rosol è riuscito a spuntarla al quinto set sul giapponese Daniel, con il punteggio di 7-6 7-5 5-7 6-7 6-1 in treo ore e trentasei minuti di gioco.