La notte italiana non regala scossoni al femminile. Le maggiori teste di serie in grado rispondono con forza alla seconda chiamata sul veloce di Melbourne. 

Victoria Azarenka continua a macinare il suo gioco, lasciando per strada briciole. Dopo il periodico 60 rifilato alla Van Uytvanck, arriva un perentorio 61 62 a Danka Kovinic. La sicurezza della bielorussa spaventa, un gioco di ritmo che toglie il respiro, sfonda qualsiasi tentativo di resistenza. Al momento, difficile non considerare Vika - numero uno di ritorno - tra le possibili favorite per la vittoria finale. Per la seconda volta, in altrettante uscite, la Azarenka non concede palle break. Conquista, con la prima, il 92% di punti - 23 su 25 - e spazza via i desideri della ragazza del Montenegro. Diciannove discese a rete, con diciassette punti a referto. Impressiona il dato dei vincenti, se paragonato ai gratuiti. Con un tennis evidentemente improntato all'offesa, al rischio, con colpi spesso sparati a tutto braccio, il saldo è nettamente positivo, 19 W a fronte di soli 9 errori non forzati. Una macchina. 

Avanza anche Garbine Muguruza. La spagnola - costretta a respingere la minaccia più impegnativa - non concede appigli alla belga Flipkens e risolve la pratica in due parziali. Maggior equilibrio nel set iniziale, quando la Flipkens riesce - almeno nel punteggio - a restare in scia alla Muguruza. La belga concretizza l'unica opportunità di rottura per strappare il servizio alla spagnola, ma non basta per fare partita pari, perché dall'altra parte della rete Garbine scarica in campo l'artiglieria pesante e chiude per 6 giochi a 4. Il divario si dilata nel secondo, la Muguruza spinge con impeto e costringe alla deriva la Flipkens. Solo un vincente nel secondo set per la belga, un frullato di accelerazioni investe la nativa di Geel ed è 62. 

La prima a scendere in campo - nella Rod Laver Arena - è Ana Ivanovic. La serba incrocia la Sevastova e chiude la contesa con un doppio 63. La Ivanovic fatica quando deve ricorrere alla seconda di servizio - 7/19 - ma difende comunque con buoni risultati la battuta (un solo break lettone in due parziali). D'altro canto la Sevastova - alla terza apparizione in Australia, l'ultima nel 2011 - paga una giornataccia al servizio, con un limitato numero di prime in campo che esalta la forza in ribattuta di Ana. La n.113 del mondo non trova le chiavi della partita e lascia quindi via libera alla più illustre collega. Al termine, la Ivanovic sottolinea l'importanza di una ritrovata condizione fisica. Un lungo lavoro nella fase di pre-stagione per evitare gli infortuni del passato.