Se quest'anno c'è qualcuno che pensa di essere in grado di contrastare Novak Djokovic, alzi la mano e si faccia avanti! Sicuramente non è stato oggi il caso di Andy Murray. Troppo spento lo scozzese, che ha risentito delle quattro ore trascorse in campo venerdì in semifinale contro Milos Raonic, perdendo il titolo a Melbourne per la quinta volta in carriera (2010, 2011, 2013, 2015, 2016). Con questo trionfo il serbo si aggiudica invece il suo sesto trofeo agli Australian Open (eguagliato Roy Emerson), e l'undicesimo in una prova dello Slam (raggiunti Borg e Laver).

Nel primo set le difficoltà di Murray vengono praticamente subito a galla, con il serbo che strappa per due volte consecutive il servizio a Murray (che spreca un'occasione in apertura), chiudendo il primo parziale per 6-1 in appena 30 minuti di gioco. Nel secondo set lo spartito non cambia di molto, nonostante il numero dei vincenti dello scozzese salga dai cinque del primo set ai ventuno del secondo. Il dato che impressiona è però la percentuale (46%) dei punti vinti in risposta da parte di Djokovic, che gli consente di strappare il servizio all'avversario nell'undicesimo gioco, con Murray che si fa rimontare da 40 a 0 (precedentemente il numero due del mondo aveva controbreakkato Djokovic nell'ottavo game). La reazione d'orgoglio del britannico in questo secondo parziale non basta a evitargli lo scorde di 6-1 7-5 dopo un'ora e quarantacinque minuti. Nel terzo e ultimo set Murray prova ancora a resistere, ma Nole riesce sempre a salire di livello ogni volta che l'importanza del punto o del game lo richiede. Nonostante Andy riesca a mandare il set al Tie-Break - perdendo il servizio in partenza e recuperandolo nel sesto game - Djokovic prende subito un gran vantaggio di cinque lunghezze, chiudendo il gioco decisivo per sette punti a tre, anche grazie a due doppi falli del britannico e così il sipario cala inesorabilmente sulla Rod Laver Arena. 6-1 7-5 7-6 lo score in favore del serbo.

Novak Djokovic conquista dunque il suo sesto titolo a Melbourne e il suo undicesimo Slam in carriera. La domanda che a questo punto gli appassionati di tennis maschile si pongono è una sola: riuscirà quest'anno Nole ad aggiudicarsi il Roland Garros, unico Slam mancante al suo già ricco palmares? A giugno l'ardua sentenza.