Una partita al cardiopalma. Un match equilibrato, dove entrambi i tennisti meritavano la vittoria. Djokovic si è concesso troppe pause nel corso del match, ma quando entrava in scena Nadal piegava il capo in segno di superiorità. Qualche episodio di troppo ha condizionato la psiche del serbo (vedi nel secondo set un clamoroso errore dell'arbitro o la goffa invasione di campo dello stesso Djokovic nel quinto set), merito anche di Nadal che ha sempre tenuto botta e nei momenti clou è stato inarrestabile con un dritto lungolinea spaventoso. Ha vinto il tennis, quello vero, soprattutto nel quinto set. Così carico di emozioni e tensioni, quanto di vincenti, il contrario della logica comune che presuppone un match scandaloso quando la posta in palio è importante. 

PRIMO SET - Inizia benissimo Djokovic, perfetto al servizio del primo game della partita. Quattro vincenti, game a 0. Nadal, invece, come sempre, inizia in maniera tardiva ad entrare nel match: game combattuto deciso da un passante di rovescio dello spagnolo su un tentativo a rete del serbo. La partita è equilibrata, Nadal conferma i miglioramenti visti con Wawrinka: il dritto fa male e arriva su ogni palla. Djokovic, invece, un po' più statico, ha difficoltà con un rovescio. Nell'eseguirlo è sempre fuori asse e sbaglia completamente a posizionarlo in campo. Ed è proprio un errore di rovescio di Djokovic che spalanca a Nadal la prima palla break dell'incontro sul 3-3, il serbo prontamente la annulla con una prima abbastanza forte. Nel punto successivo, Nadal legge le intenzioni di Djokovic e lo passa con un rovescio incrociato, altra palla break per il tennista maiorchino. Djokovic annulla nuovamente con uno-due, servizio-dritto, al limite dell'impossibile. Risponde Nadal con un vincente, altra palla break, la terza di questo lunghissimo game. Stavolta il serbo non riesce ad annullare il vantaggio iberico e lascia le rendini del match a Nadal che mantiene a 0 il successivo game (5-3), gioca passivo il turno di servizio del serbo (5-4) e lascia a 15 il suo avversario grazie ad una risposta larga di Djokovic. 6-4 in 51 minuti, primo set Rafael Nadal.

SECONDO SET - La prima parte di questa frazione è all'insegna dell'equilibrio. I servizi vengono tenuti senza apprensioni. Fino ad un game giocato male da Djokovic, che sopra 30-00, si fa rimontare e brekkare con 4 punti consecutivi per Nadal, l'ultimo a causa di un'errata valutazione (aveva il campo libero e sceglie di effettuare una palla corta che si rivela lunga, Nadal ci arriva e ottiene il break alla prima occasione). Conscio del game giocato male, il serbo è subito aggressivo e spinge per controbrekkare l'avversario, si annulla da solo la prima possibilità con l'ennesimo errore di rovescio, nella seconda circostanza Nadal, con coraggio attacca il serbo e ottiene un bel vincente ma alla terza palla break lo stesso spagnolo manda lungo il dritto, si ritorna in parità (3-3). Il break ha svegliato Djokovic che gioca con più convizione in campo e concede pochissimo alla battuta (4-3, in un amen). Sotto 30-00, quando serve Nadal, il serbo si esibisce con due risposte aggressive che minano le certezze del Toro di Manacor che incomincia a sentire la pressione e compie un sanguinoso doppio fallo, servendo a Djokovic la quarta palla break dell'incontro, la prima di questo game. Nole è "hot" e con un dritto suggella il dominio in campo: è break, ora servirà per vincere il secondo set. Nadal non molla ma il serbo gioca con una determinazione da numero 1 del mondo e piega Nadal con un 6-3 giunto in 49 minuti.

TERZO SET - Djokovic paga il gran finale di set e dopo un primo game equilibratissimo, risolto ai vantaggi per Nadal grazie a due suoi errori gratuiti, cede alla distanza. La chiave del set è racchiuso nel secondo game: palla break a favore di Nadal, rovescio in corridoio di Djokovic, almeno così lo giudica l'arbitro, confermando il break a Nadal. L'occhio di falco, smentisce l'operato arbitrale: il punto era a favore del serbo. Ma la decisione arbitrale è incontrovertibile. Il break subito spezza l'incantesimo e il tennista di Belgrado esce dal set game dopo game, affiancato da un Nadal implacabile. Con onore, Djokovic, annulla due set-point sul proprio servizio (5-0) con una stupenda stop-volley e mantiene il servizio. Sul 40-00 e quindi con tre set-point a favore, l'arbitro da il secondo warning al tennista iberico che però non si scompone e chiude il terzo avanti con un perentorio 6-1 in 38 minuti.

QUARTO SET -  Più si allunga la partita, più diventa bella. Aumentano i vincenti, aumentano i punti divertenti, aumenta il tifo nel Filippe Chartier pro-Djokovic. Spingono per avere un match prolungato, è un boato ad ogni punto del serbo. Nadal spinge, vede la finale avvicinarsi, ha voglia di chiudere ma  non ha fatto i conti con l'orgoglio e il cuore del serbo. Bellissimo il punto di Djokovic, in un epico scambio a rete dei due per il 2-1 serbo, senza break. Si continua così fino al 3-3, tocca a Nadal appropriarsi delle prime palle break: la prima annullata con uno splendido dritto a sventaglio del serbo, l'altra vinta dallo spagnolo con un erroraccio dell'avversario. Due game dalla finale per Rafael Nadal. Ma il rovescio, che tanto aveva fatto penare Djokovic, diventa il colpo più ricercato del serbo che disegna il campo costringendo Nadal a fare gli straordinari. La pressione aumenta e Djokovic piazza il controbreak. Parità 4-4 ed inerzia tutta per il tennista di Belgrado cui Nadal non sembra trovare le misure adatte al possente dritto. Riviviamo la stessa sensazione del secondo set, i cinque minuti "hot" di Djokovic mettono alle corde Nadal che con ardore da campione riesce a trovare le giuste energie psicologiche e piazza la zampata all'undicesimo gioco, un break tremendo che gli consente di servire per il match. Stiamo di fronte a due campioni di questo sport, ed ecco che ora è Djokovic ad entrare con le gambe in campo e ad imporre il proprio ritmo sin dalla risposta. Controbrekka nuovamente l'iberico: sarà il tie-break a decidere se la partita avrà un seguito o Nadal sarà già in finale. Il tie-break non è equilibrato, sin dalle prime battute Djokovic gioca con calma olimpica e freddezza da veterano: Nadal affossa il rovescio in rete. 2-2, set Djokovic in un'ora di gioco precisa.

QUINTO SET - L'apoteosi del match. Vincenti di Djokovic con il dritto, seguiti da vincenti di Nadal con il dritto lungolinea e talune volte anche con il rovescio. Il serbo peccherà troppo con gli smash, giocati malissimo. Ad inizio set il break che ammazza la partita, o quasi. Nadal, starà pensando a quanto è stato vicino alla finale, mentre Djokovic è pimpante come non mai. Sotto 00-40, il maiorchino annulla le prime palle break ma si inchina al gioco del tennista serbo che sembra più centrato che mai e non concede nemmeno un pertugio a Nadal. Si arriva al 3-1 Djokovic, serve Nadal che compie un quanto mai indesiderato terzo doppio fallo del match, 30-30. Djokovic a due punti da un pesantissimo 4-1. Nadal, con grinta e coraggio da leone, effettua un rovescio vincente pazzesco, regalandosi il vantaggio. Djokovic non ci sta e piazza una risposta di livello mostruoso, inducendo il game ai vantaggi. Con sofferenza Nadal tiene (3-2) e rimane in scia del serbo anche nei due game successivi (4-3). Ottavo gioco, stavolta è il serbo a vedere la vittoria ad un passo (due, pardon). Chiamatela fortuna, chiamatelo coraggio, fatto sta che succede di tutto in questo game: drittone lungolinea di Nadal (00-30), Djokovic però reagisce e sfrutta due errori spagnoli consecutivi (30-30) ma il maiorchino risponde con un nuovo drittone che gli da la prima palla break del set (30-40). Al momento di chiudere però, sbaglia il dritto e consegna la parità (40-40). Clamoroso, Djokovic chiude il punto con un preciso smash ma non si accorge della rete e ci frana addosso, punto, quindi a favore di Nadal (che segnala l'irregolarità con il dito, una scena epica) e seconda palla break per lo spagnolo (40-A). Rimette le cose a posto con uno schiaffo a volo splendido Djokovic (DEUCE) ma Nadal è sul pezzo, ci crede e mette pressione al serbo che sbaglia e concede il break che rimette in carreggiata Rafael Nadal.

Tra stecche di Nadal, vincenti di Djokovic, si vivono i game che si susseguono in apnea: Nadal, però, lotta su ogni palla, arriva su "drittoni" di Djokovic che con altri tennisti erano già dei vincenti dopo 4 scambi. Il serbo, tuttavia, disegna il campo con le sue accelerazioni, cui nemmeno un così atletico Nadal a volte può farci nulla. Si arriva al sedicesimo gioco (8-7) serve Djokovic per rimanere nel match. Incredibile errore, sempre con lo smash di Djokovic, ne avrà sbagliati una decina in tutto l'incontro (0-15), il serbo gioca il tutto per tutto ma Nadal intuisce l'accelerazione di dritto e lo fulmina con un passante favoloso (00-30), colpito dall'ennesimo recupero dello spagnolo Djokovic manda all'aria tutto con due errori gratuiti consecutivi. E' il trionfo di Nadal, 20esima vittoria contro il serbo in 35 incontri, la tredicesima su terra. Un applauso a due grandi campioni che ci hanno fatto vivere una bellissima battaglia.