Stan the Man non si ferma più. Nel match inaugurale delle ATP World Finals, riservate ai migliori 8 del ranking, lo svizzero supera Tomas Berdych in una sfida tra coetanei(entrambi classe '85). L'elvetico sfodera una grandissima prestazione, con un unico black out, nel tie break del secondo set, che consente all'avversario di allungare la contesa.

Wawrinka è l'unico esordiente assoluto a Londra, ma sembra non patire la tensione del debutto e parte subito a strombattuto, perdendo solo un punto nei primi 3 game di servizio. Il ceco, attuale numero 6 ATP, è un diesel e fatica tremendamente a tenere il ritmo imposto da Wawrinka allo scambio; di fatti, nel sesto game capitola concedendo il break, dopo un sangiunoso doppio fallo ed un rovescio in corridoio. Stan the Man ringrazia della gentile offerta e sale così 5-2. Berdych arresta l'emorragia e accorcia, con lo svizzero che va a servire per il primo set sul 5-3. Trema decisamente il braccio di Wawrinka quando è tempo di chiudere il parziale, riuscendoci solo al quinto set point, dopo un game di quasi 10 minuti. Concede qui la prima palla break al ceco, rischiando di gettare alle ortiche un primo set pressochè perfetto con troppi errori gratuiti; per sua fortuna Berdych non coglie l'attimo e spara il rovescio lungolinea in corridoio, prima di regalare il punto che vale il set con una risposta sbilenca. Lo svizzero piazza ben 4 aces contro 0 di Berdych, palesemente in difficoltà con la prima di servizio; solo il 39% di prime in campo. Addirittura 12 vincenti a 3 per Wawrinka, che chiude 6-3 in soli 35 minuti.

Parte bene Berdych nel secondo set, tenendo a 15 Wawrinka nel primo game, sebbene nel secondo turno di servizio debba già concedere una palla break, annullandola con una gran seconda. Con due ace e due doppi falli nello stesso game, il ceco mantiene la battuta e sale 2-1. Si invertono i ruoli poco dopo, quando è lo svizzero a dover rispedire al mittente la palla break. Rischia molto l'elvetico, soprattutto sulla seconda di servizio; e ne ha ben donde, perchè in stagione è riuscito a conquistare il 67% di punti con la seconda palla, 2 su 3.

Sul 4-3 Berdych, il ceco ha un'altra possibilità per strappare il servizio all'avversario, ma Stan the Man si supera e con un rovescio lungolinea da "circoletto rosso" cancella anche questa ed impatta poi sul 4-4. Il set segue l'ordine dei servizi fino al tie break, quando improvvisamente si spegne la luce allo svizzero; una serie incredibile di errori apre la strada troppo velocemente al ceco che si impone per 7-0 e prolunga così la contesa al terzo set. Nel secondo parziale, è bravo Berdych a cancellare lo 0 alla voce aces, infilandone 5, e migliora al 57% il rendimento della prima, con uno score di 11 vincenti a 6.

6-3, 6-7 in un'ora e 40 minuti, e match che va al terzo. Il primo a servire è Wawrinka, che si lascia subito alle spalle le defaillances del tie break e tiene agilmente il suo turno di servizio, mentre Berdych deve fronteggiare la prima palla break nel suo primo turno di battuta, in cui farà segnare addirittura 6 aces totali. Wawrinka è tornato però lo stesso del primo set e sul suo servizio non si gioca; fatica ancora invece il 28enne ceco, che cede la battuta e consente all'avversario di salire 4-1, in quello che si rivelerà essere l'allungo decisivo. Nonostante il vantaggio importante, lo svizzero chiede l'ausilio del fisioterapista al cambio campo per una noia muscolare. Niente che gli impedisca però di servire per il match sul 5-3 e di conquistare la sua prima vittoria alle ATP World Finals, all'esordio assoluto. 50esima vittoria stagionale, mai così bene in carriera, e ottavo top ten battuto. 6-3, 6-7(0), 6-3 in 2 ore e 25 minuti.

Meritata affermazione per Wawrinka, che con questa vittoria si porta al comando del gruppo A, in attesa del derby di Spagna tra Nadal e Ferrer. Lo svizzero, sotto l'attenta guida di Magnus Norman, ha veramente fatto il salto di qualità; ora è nell'olimpo, ha dimostrato di saperci stare, e non ha nessuna intenzione di fermarsi.