Il tennis è uno sport che non conosce scorciatoie. Ha precise regole, crismi che non si possono infrangere. Nadal prosegue il suo cammino in Qatar, soffrendo, Murray perde, male. Entrambi palesano limiti, normali, soprattutto all'inizio di una lunga stagione agonistica. Soprattutto volgendo lo sguardo a quanto accaduto pochi mesi or sono. Il britannico ha coronato nel 2013 il sogno inglese. Ha alzato il trofeo nel tripudio di Wimbledon, ma ben presto ha dovuto fare i conti con gli annosi problemi alla schiena. L'operazione ha chiuso anzitempo la stagione di Andy, costringendolo a un graduale rientro. A Abu Dhabi ha assaporato nuovamente le sensazioni della racchetta, della partita. Ma un torneo vero è un'altra cosa. L'esordio, agevole, non poteva trarre in inganno. Quando si cercano automatismi antichi, capita di perdersi in un bicchier d'acqua. Si naviga tra alti e bassi. Con Florian Mayer, sul 6-3 3-0 il match sembrava concluso. Lì si è spenta la lampadina e in un attimo i mesi di inattività e le incertezze hanno preso il sopravvento. 6-4 6-2 e tanti saluti. Non una sconfitta grave, di certo uno stop che pone alcuni interrogativi in vista del prossimo Australian Open.

 

Indenne, col consueto carattere, Rafa Nadal. Qualche sospetto si era già palesato durante il primo turno contro Rosol. Nel secondo parziale il mancino di Manacor aveva convinto il giusto. Tobias Kamke ha strappato il secondo set al tie-break all'iberico. Nadal, rientrato dall'iniziale 1-4, non è poi riuscito a convertire tre palle break sul 5-5 e ha poi ceduto nel prolungamento. Decisivo l'ottavo gioco del set decisivo. Lì l'allungo dello spagnolo, che trova ora sulla sua strada il talento lettone Gulbis, in un quarto di finale per puristi del tennis. Il genio sregolato di Ernests contro l'incredibile forza mentale dell'otto volte signore di Parigi.

 

 

Risultati:

Hanescu – Verdasco 46 76 62

Mayer – Murray 36 64 62

Gojowczyk – Kohlschreiber 76 76

Brown – Karlovic 36 76 64

Nadal – Kamke 63 67 63

Gulbis – Kubot 63 46 63

 

CHENNAI

Sorride il favorito d'obbligo Stanislas Wawrinka. Lo svizzero ha travolto Benjamin Becker con un significativo 6-3 6-1 e ora attende Bedene, in un incontro sulla carta tutto fuorché proibitivo. Ritiro per Youzhny, dopo soli quattro giochi contro Sela. Giornata nera anche per il tennis azzurro, con Fognini costretto a lasciare il torneo per un problema alla gamba. Australian Open in dubbio.

 

 

Risultati:

Sela – Youzhny 31 rit.

Wawrinka – Becker 63 61

Roger-Vasselin – Veselj 64 64

Bedene – Kudryavtsev 16 30 rit.