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Fognini, adeus Rio In semifinale ci va Dolgopolov

L'azzurro esce di scena a Rio, sconfitto nettamente dal giovane ucraino Dolgopolov con un doppio 6-1, 6-1. Ora Fabio potrà prendere fiato dopo una full immersion sulla terra rossa del Sud America, prima dell'esordio sul cemento americano. Nel torneo femminile, prima semifinale in carriera per l'italiana Nastassja Burnett.

Fognini, adeus Rio In semifinale ci va Dolgopolov
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Di Alberto Coriele

Rotolando verso Sud. Brutta, bruttissima prestazione del Fogna, palesemente alla frutta, dopo tre intensi tornei in Sud America. Dopo la vittoria a Vina del Mar, la finale persa a Baires, ora fuori ai quarti di finale a Rio. Adeus, addio. Pile scariche ed un nervosismo alle stelle, che lo ha portato ad un duello continuo a distanza con il giudice di sedia. Un warning per set, ed un sincero grazie al giudice di sedia per aver chiuso non uno, bensì due occhi e due orecchie per non infierire con le penalità a Fognini. Dolgopolov, dal canto suo, non si lascia trasportare dallo show del Fogna e fa il suo, e spazza via dal campo l'azzurro con un doppio 6-1. 

Fabio in campo non c'è, e dopo il punto dell'1-1, concede all'ucraino un parziale di 9 game a zero, fino al 4-0 secondo set. Incapace di sfruttare le 6 palle break costruite, solo una realizzata proprio sul 4-0 secondo set, salvo subire subito il controbreak. Dolgo gioca come mai era riuscito nella scorsa stagione, in cui non era mai stato in grado di battere un top 20. Qui a Rio, ne elimina in rapida successione due, sia Almagro che il nostro Fognini. Percentuali irrisorie per il 26 di Taggia al servizio, 46% con la prima e 30% con la seconda, mentre Dolgopolov vola con 12 aces e l'82% con la prima.

Un match che ricorda molto la finale persa a Umag contro Tommy Robredo, dopo la cavalcata straordinaria a Stoccarda prima ed Amburgo poi. In queste tre settimane, Fabio è cresciuto ulteriormente, arrivando a soli 60 punti dalla 13esima posizione di Big John Isner. Comunque sia, best ranking dopo la finale vinta a Vina, ed un altro passo verso la top ten, a prescindere dalla disfatta odierna. Oggi è arrivato scarico contro un Dolgopolov in forma straordinaria, ed in cerca di una definitiva consacrazione per il suo talento sconfinato, ma altrettanto discontinuo. 

Una nota lieta è la semifinale raggiunta dall'azzurra Nastassja Burnett, che elimina sempre a Rio la testa di serie numero 3 Ormaecheva in tre set ed approda in semifinale dopo essere partita dalle qualificazioni. La prima in carriera, contro la Nara, che non è l'arcinota Wanda. Per l'azzurra, Rio de Janeiro continua, e sicuramente il suo ranking attuale, 131, alla fine del torneo migliorerà sensibilmente. Come si suol dire, il mondo è fatto di scale, c'è chi scende e c'è chi sale.

RIO OPEN ATP-WTA

A. DOLGOPOLOV - F. FOGNINI(3) 6-1, 6-1

N. BURNETT - P. ORMAECHEVA 5-7 6-2 7-5

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Alberto Coriele
C è chi dice che il calcio sia questione di vita o di morte; non concordo con questa affermazione; posso assicurarvi che è una questione molto, ma molto più seria