Non c'è il sole a Monte-Carlo, vento e nubi minacciose a spaventare il programma odierno. Fabio Fognini e Bautista Agut si affrontano quindi in condizioni problematiche e la partita si rivela incerta, equilibrata, impronosticabile. La superiorità tennistica di Fognini non è in discussione, ma in determinate situazioni viene meno l'intelligenza tattica. In un frangente di forte instabilità atmosferica, l'azzurro cerca spesso il vincente, esponendosi a rischi eccessivi. Bautista si conferma regolarista, giocatore di ritmo, privo di accelerazioni e varianti. Sfrutta quindi le amnesie di Fabio per aumentare le possibilità di successo. Entrambi in difficoltà nei momenti caldi, si ritrovano a giocarsi il primo set al tie-break, dove lo spagnolo dilapida un buon margine, subendo il ritorno vincente di Fognini. Il secondo set, con un vento pacato, segna l'allungo del n.13 del mondo, che, dopo il consueto brivido, chiude 6-4, regalandosi il terzo turno con Jo Tsonga. 

I precedenti sorridono a Fognini, in special modo sulla terra, superficie amata dall'azzurro e l'inizio sembra confermare il trascorso, con Fabio che conquista il break con una splendida accelerazione di dritto. Nei primi giochi sembra che il vento non infastidisca più di tanto un Fognini centrato, mentre è lo spagnolo, vincente nel primo turno con Pospisil, a soffrire maggiormente. La prima risposta dell'iberico giunge al quarto gioco, quando Fognini, preda della fretta, esagera alla ricerca di colpi definitivi e concede la palla del contro-break, prontamente sfruttata, a Bautista Agut. Il momento di sbandamento continua anche nei successivi giochi. Sul 4-3, Fognini è vittima di una folata improvvisa e si ritrova al limite del baratro. Qui, come spesso accade, ricorre al talento. Un fantastico passante di polso lo porta sul 30-40 e il successivo regalo dell'iberico rimette in sesto il set. L'altalena è però continua. Fognini serve per il parziale sul 6-5, ma sciupa malamente due set point ed è costretto al tie-break. Qui è Bautista a tremare. Avanti 5-3, lo spagnolo commette diversi errori e non sfrutta il buon inizio di prolungamento. Fabio spreca un altro set point con una brutta risposta, ma la quarta chance è quella giusta ed è 7-6 (6).

Il secondo set ricalca la falsariga del primo. Il primo strappo è di Fognini, con Bautista che perde il servizio, dopo essere stato in vantaggio per 40-0. Bravo nel gioco Fabio, che usufruisce sì di due doppi falli del suo avversario, ma interpreta bene la risposta, accettando lo scambio senza andare oltre il limite con angoli proibitivi. 2-0. Ancora una volta però l'azzurro si incarta al servizio e restituisce i due doppi falli gentilmente ricevuti, permettendo il contro-break a 15 allo spagnolo. Difficile interpretare lo stato dei due protagonisit, nessuno sembra voler chiudere la pratica. Raggiunta la parità, Bautista si spegne. Il black out è prolungato e il gioco numero sei vede addirittura tre errori consecutivi del numero 45 del mondo. Fognini scappa sul 5-2, con la possibilità di servire per il match sul 5-3. L'ultimo sussulto dell'iberico è in risposta. Un bel dritto incrociato, seguito da una profonda risposta e Bautista è nuovamente in scia. 5-4. Stavolta Fognini non si scompone e prima trova la parità con la frustata di dritto, poi sale a match point e chiude con l'attacco di dritto. 6-4.   

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo