Sarebbero potuti essere quattro i semifinalisti spagnoli nel Master di casa, ma il nipponico Nishikori non è dello stesso avviso e sostanzialmente passeggia su Feliciano Lopez. Nel quarto di finale immediatamente precedente, un Ferrer caldissimo ed in giornata di grazia rispedisce al mittente i sogni di gloria di Ernest Gulbis. Il lettone infatti si arrende in due set e abbandona Madrid, dopo aver disputato un torneo più che dignitoso collezionando scalpi importanti, come Dolgopolov per esempio. Non due match spettacolari, come è d'altronde nelle caratteristiche dei giocatori, Gulbis escluso. Nishikori, seppur dolorante alla schiena (medical time out per lui), si impone con un doppio 6-4, e l'approdo in semifinale va a braccetto con l'ingresso nella Top Ten. Dopo la vittoria a Barcellona, il giapponese dimostra il suo elevato stato di forma, superando un avversario di certo non impossibile, ma uno spagnolo sulla terra battuta è sempre un'insidia particolare. Nel pomeriggio Nadal si è sbarazzato con una facilità quasi irrisoria di Berdych, quindi questo Master di Madrid ha in Rafa indubbiamente il suo favorito d'obbligo.

Ferru o Nishikori che sia, in finale non troveranno il Nadal di Montecarlo o Barcellona; il maiorchino sta tornando sui suoi standard sulla terra battuta, ed in questi casi solitamente c'è poco da fare, a meno che il tuo nome sia Novak Djokovic. Per inciso, Rafa ha ancora una semi da giocare, ma pare alquanto impossibile credere che il mite Bautista Agut possa frapporsi tra Nadal e la finale, per bissare il successo del 2013. 

Per Ferrer e Nishikori questi quarti di finale potevamo riservare qualche insidia di troppo, ma in realtà per entrambi si sono dimostrati abbastanza agevoli. Il valenciano ha dovuto sudare solo nel primo set, concluso al tie break. La resistenza di Gulbis infatti si è spenta a fine primo set. Più combattivo Feliciano Lopez invece nel secondo parziale contro il giapponese, con l'iberico in grado di guadagnarsi una palla break che avrebbe riaperto completamente il match, nel frangente più difficoltoso per Kei. In attesa di Roma, godiamoci questi ultimi atti di un Master che certo non passerà alla storia come il più divertente ed il più valido qualitativamente.