Ci avevi illusi, diciamo la verità. Dopo quella partitona contro Murray a Napoli, in molti abbiamo creduto di aver trovato un campione. Finalmente, dopo 30 anni di attesa, si poteva sognare la Top Ten, e perchè no, magari anche qualcosina di più. A Monaco di Baviera, in finale contro Klizan, poteva portare a casa il quarto titolo Atp in carriera, secondo stagionale. Ma ne è scaturita una sconfitta paradossale, inaspettata, in tre set. A Madrid, subito fuori con Dolgopolov, al termine di un match onorevole. A Roma, eliminato da Rosol. Le prospettive, sinceramente, erano ben altre e Fabio le ha ampiamente deluse. Probabile che la pressione giochi brutti scherzi, un anno fa era un top 50 qualsiasi come Seppi e tanti altri, adesso le sue responsabilità sono ben altre. Il salto di qualità si compie in piccoli dettagli, che ora Fognini sta trascurando: per alcuni, magari tecnicamente meno dotati, la Top Ten è un sogno, un miraggio.

Prendi Ferrer, non ha il braccio di Federer, tantomeno quello di Fabio, eppure suda, lotta, corre, stringe i denti, non molla mai. Ha messo le radici nei primi 10, e si è tolto soddisfazioni come quella di battere Nadal. Fognini questa Top Ten sembra quasi non volerla, non la brama come dovrebbe. Quasi come fosse qualcosa di trascurabile, un trofeo estivo in mezzo alle zanzare, fastidioso. Nonostante quest'indolenza, a volte è in grado di accendersi e regalare sprazzi di tennis che restano impressi, di qualità sopraffina, tanto da accendere ed accecare il pubblico, capace di perdonargli tanti svarioni. L'incapacità di accettare le critiche per quello che sono, ossia spunti per migliorare, e soprattutto un atteggiamento quasi irriverente. Parigi è vicina, e avendo imparato il Fogna style, dovremmo pensare che disputerà un gran torneo, perchè con lui nulla è scontato, ed è bello anche così. Sarebbe bello vederlo scrollarsi di dosso l'ansia da prestazione che lo affligge da più di un mese, e disputare un Roland Garros con i fiocchi.

Tornando al Foro Italico, nel derby tra Bolelli e Travaglia, è passato il primo, più esperto. Sfida caratterizzata dal nervosismo, tanti errori da ambe le parti. Travaglia ha avuto la possibilità di servire per il match sul 5-4 nel terzo set, ma Bolelli lo ha breakkato, vincendo poi al tie-break e regalandosi la sfida contro Raonic in notturna. Escono di scena anche Volandri, contro Gilles Simon, e Lorenzi, contro Sijsling. Giornata negativa, in attesa di Andreas Seppi, che sfiderà Tommy Haas per tenere alto l'onore di casa agli Internazionali d'Italia. 

ATP INTERNAZIONALI D'ITALIA

G.SIMON - F. Volandri 6-2 6-3

F. Fognini - L. ROSOL 3-6, 2-6

N. Mahut - M. YOUZHNY 4-6, 4-6

J. MELZER - J. Isner 7-6, 6-3

M. GRANOLLERS - F. Lopez 7-5, 6-1

P. RIBA - P. Lorenzi 7-6, 6-3

G. DIMITROV - E. Roger-Vasselin 4-6, 6-4, 6-4

P. Carreno - I. KARLOVIC 6-3, 3-6, 6-7

S. BOLELLI - S. Travaglia 3-6, 7-5, 7-6

A. Dolgopolov - J. TSONGA 3-6, 6-7

F. Delbonis - I. DODIG 3-6, 4-6

J. CHARDY - R. Haase 6-4, 6-4

M. KUKUSHKIN - J. Sousa 6-3, 6-7, 6-3

A. Gonzalez - S. ROBERT 6-1, 4-6, 1-6

T. ROBREDO - J. Monaco 7-6, 6-4

J. Janowicz - P .KOHLSCHREIBER 6-4, 6-7, 2-6

P. Andujar - R. STEPANEK 7-5, 3-6, 4-6