Il favorito e lo sfidante. In attesa del cemento di Toronto e Cincinnati, a Washington va in scena una finale per certi versi affascinante. Da una parte Milos Raonic, il bombardiere canadese, l'aspirante al trono del tennis, reso piccolo piccolo da Federer nella semifinale di Wimbledon, dall'altra Vasek Pospisil, anche lui canadese, talento perso nei meandri del cirucuito per mesi e mesi e ora improvvisamente di nuovo alla ribalta.

Storia bella quella di Pospisil qui a Washington. Prima il successo con il favorito Berdych, ieri addirittura, complice il meteo, il doppio impegno. Prima il terzo set con Giraldo, spagnolo coriaceo, poi la semi con l'elegante Gasquet. Il n.34 del ranking conquista 6-4 il terzo set con Santiago e approda così al match col transalpino. Ne esce una partita godevole, tirata, decisa da pochi punti e molto carattere. Nella battaglia, come spesso accade, Richard Gasquet si defila, confermando la tendenza che lo vuole splendido interprete del tennis, ma scarso agonista, o perlomeno vincente. 7-5 al terzo Pospisil. 

Compito più agevole per Milos Raonic. Opposto a Donald Young, sfrutta come al solito il servizio, devastante. Mette a referto 15 aces a fronte di soli 3 doppi falli, concretizzando oltre il 90% di punti con la prima di servizio. 6-4 7-5. 

Risultati: 

Pospisil - Gasquet 6-7 6-3 7-5

Raonic - Young 6-4 7-5 

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Johnathan Scaffardi
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