Abbiamo Federer. Il re non cade e mantiene in auge la nobiltà tennistica del torneo di Toronto. Sul cemento americano, lo svizzero, con 33 candeline a raccontarne la longevità, combatte duramente per stroncare la resistenze del lungo croato Marin Cilic. Federer fa la partita, ma non piazza mai l'affondo decisivo e Cilic cancella le numerose occasioni create da Roger. Quando, nel secondo set, l'elvetico non concretizza 6 match point sul 4-5 l'impressione è che la storia possa raccontare un altro epilogo a sorpresa, dopo i saluti di Djokovic e Wawrinka. E invece dall'urna canadese esce ancora il nome di Federer, capace nel nono gioco del terzo di conquistare l'unico break del match, quello decisivo ai fini del risultato. Ora per lo svizzero, il confronto con David Ferrer. 14-0 i precedenti per Roger-Express.

Interessante infine il confronto nei quarti tra il bombardiere canadese Milos Raonic e lo spagnolo Feliciano Lopez. Raonic è costretto ancora una volta a una partita lunga e tortuosa. Opposto al francese Benneteau, per taglia fisica nettamente inferiore, conquista il primo set, ma si fa imbrigliare nel secondo, chiuso 6-4 dal transalpino, fino al break nel terzo che indirizza la gara.

Copione diverso tra Berdych e Feliciano Lopez. Il ceco palesa una condizione sotto il par, ma nonostante ciò riesce a partire col piede giusto. Il 6-3 del primo parziale è però stella isolata, perché l'iberico, più a suo agio sul veloce cemento, a differenza dei connazionali amanti di polvere e terra. cresce col passare dei minuti e diventa padrone della scena fino al 6-3 6-4 conclusivo. Lopez torna in un quarto a Toronto undici anni dopo l'esordio nel 2003. Allora sfidò Nalbandian.

Risultati:

Federer - Cilic 7-6 6-7 6-4

Raonic - Benneteau 6-3 4-6 6-4

Lopez - Berdych 3-6 6-3 6-4