Con identico punteggio, solo invertito nei termini, Roger Federer e Jo Tsonga approdano alla finale del Masters 1000 di Toronto. La novità e la conferma, l'antico regime e la speranza di ritorno. La testa di serie n.2 annichilisce Feliciano Lopez, autore fino alla semifinale di un torneo al di sopra di ogni aspettativa. 

Il conto corposo delle palle break create da Roger, solo 2 concretizzate in 11 occasioni, racconta di una partita dominata dalla classe dell'elvetico, pronto a raggiungere la vittoria n.300 in un Masters 1000. L'inizio dei due parziali costa caro a Feliciano, che riesce comunque a eliminare sette opportunità di rottura nel quarto gioco del primo prima di capitolare. Federer, di opportunità, non ne concede nemmeno una. A rendere omaggio allo spagnolo è lo stesso Federer "Feliciano era un pò stanco, ha giocato tante partite straordinarie nell'arco di poco tempo".

Per Federer, come detto, l'appuntamento con la storia porta le sembianze di Jo Tsonga. 16° confronto tra i due, il terzo dell'anno dopo Melbourne e Monte-Carlo. Fino ad ora mai partita vera, perché un ottimo Federer ha incontrato sempre un dimesso Tsonga. Storia diversa sul cemento canadese. Il transalpino ha ritrovato grinta e tennis, sconfiggendo in serie Djokovic e Murray. 

Ultimo in ordine di tempo, sulla lista di Jo, Grigor Dimitrov, il nuovo Federer. Dimitrov ha provato a scalfire la resistenza di Tsonga, approfittando di qualche pausa dell'avversario, ma sul 5-4 del primo è emersa tutta la potenza del nativo di Le Mans. Devastante, con la prima, Tsonga. 88% di punti con il servizio principe in campo. Aggressivo in risposta, sul rovescio elegante, ma morbido, di Grigor. Si ferma in semifinale, come a Wimbledon, l'avventura di Dimitrov.

Risultati:

Federer - Lopez 6-3 6-4

Tsonga - Dimitrov 6-4 6-3